Con gli eventi di domani, venerdì 9 aprile alle ore 18.30, presso Studio Pointer di Mogliano Veneto, e venerdì 16 aprile alle ore 21 al Teatro del Pane, si chiude la rassegna Art’igiani, promossa da CNA provinciale di Treviso insieme al Teatro del Pane e all’ass. Torre Disegnata, ma non finirà la collaborazione tra il mondo dell’impresa artigiana e quello dei lavoratori dello spettacolo, che hanno valori e intenti comuni.

«Le aziende sono rimaste molto soddisfatte delle performance artistiche che hanno ospitato nei propri capannoni, laboratori, studi e negozi – ha spiegato Alfonso Lorenzetto, presidente di CNA territoriale di Treviso, per loro è stato un modo inedito di comunicare il proprio brand e l’attività aziendale e, allo stesso tempo, hanno potuto dare un palcoscenico ad artisti che non si stanno esibendo da oltre un anno, di cui tutti sentiamo la mancanza. Come CNA auspichiamo che questa collaborazione continui perché porta valore ad ambedue questi mondi che, pur in modi diversi, concorrono a generare benessere, coesione sociale, bellezza».

L’iniziativa ha avuto la partnership di CNA Artistico nazionale, che difende gli interessi di quegli artisti che sanno convogliare la propria creatività e arte in progetti aziendali: «Gli operatori dello spettacolo sono stati i più bistrattati nella gestione di questa emergenza pandemica, in cui non è mai stata fatta una valutazione minima di poter aprire in sicurezza, cosa che invece si poteva fare – ha affermato Gabriele Rotini, referente CNA Artistico nazionale -. L’iniziativa Art’igiani di Treviso ha visto un’inedita, bella collaborazione, che ha dato risposte concrete in questo momento drammatico, e che auspico possa portare a forme di collaborazione strutturate tra artigiani e artisti anche nel post covid».

Art’igiani è un unicum a livello nazionale, che conferma ancora una volta la capacità della Marca Trevigiana di trovare soluzioni creative ai tanti problemi posti anche da questa ennesima crisi e di fare squadra nella convinzione che “non ci si salva da soli” e che nel momento in cui ci si scopre più deboli si può diventare più forti condividendo le energie.

Avviata il 29 gennaio, Art’igiani si articola in 10 performance ospitate da altrettante aziende del territorio. Si sono rese disponibili imprese della ristorazione, della produzione, della comunicazione, della fotografia, del marketing, dei servizi all’impresa, della ricettività alberghiera e artisti delle più diverse discipline: dal teatro alla danza, dalla musica (pop, jazz, lirica, d’autore) al canto alla comicità cabarettistica.

Nei “palcoscenici” delle imprese artigiane, si sono esibiti (e si esibiranno negli ultimi due live) noti e amati artisti: da Erika Boschiero a Olga Scalone con Ilaria Torresan, da Carlo Colombo a Marco Furio Forieri con Mauro Zulian e Luigi Toti, da Marco Ballestracci a One Man Pier, da Fabrizio Paladin a Silvia Bugno con Silvia Busato e Domenico Santonicola, da Mauro Martinuz ad Alberto Paolini, da Filippo Tognazzo con Riccardo Pes e Claudia Franco, a Mirko Artuso con i tre musicisti della Hanky Panky Band.

Nel percorso sono stati coinvolti 28 artisti, più le maestranze (operatori video, luci etc.), 12 imprese locali, per 10 spettacoli trasmessi on line che hanno avuto finora (e mancano gli ultimi due appuntamenti) 26 mila visualizzazioni, con un ritorno di immagine, sia per le aziende, che per gli artisti, certamente più ampio di spettacoli dal vivo.

«La sensibilità degli artigiani verso il nostro mondo, colpito duramente e in modo irragionevole dalle misure anti pandemiche, è stata sorprendente – ha detto Mirko Artuso, direttore artistico del Teatro del Pane e partner di Art’igiani -. In questo progetto c’è stato molto cuore da parte di tutti i protagonisti, ed era quello di cui la nostra categoria di lavoratori aveva più bisogno in questo momento: sentire la vicinanza di altri comparti sociali, di altri lavoratori, sapere che per qualcuno il nostro lavoro è importante e riconosciuto».