A seguito di gravi segnalazioni di alcuni pazienti in merito all’operato di un medico di famiglia che esercitava fino a mercoledì scorso in convenzione nel centro di Mestre, l’Ulss 3 ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del professionista, a tutela degli assistiti e della stessa azienda sanitaria. Il procedimento è stato avviato il 28 maggio come conseguenza della prima segnalazione, a cui ne sono seguite una decina nel corso delle settimane.
Il medico, che risulta incensurato, nel frattempo ha dato le sue dimissioni il 3 luglio scorso. A tutela della continuità del servizio, l’azienda sanitaria veneziana lo ha sostituito già dal giorno successivo, giovedì 4 luglio, con un gruppo di quattro medici di continuità assistenziale che garantiranno la presa in carico dei pazienti fino all’arrivo del prossimo titolare. Gli utenti vengono correttamente avvisati del cambiamento con i canali consueti dell’azienda sanitaria e della medicina di gruppo.
“Gli uffici competenti dell’Ulss 3 – si legge in una nota – stanno verificando la vicenda in ogni suo aspetto, e hanno provveduto a segnalare con gli atti dovuti quanto fino ad ora emerso”.
Il medico, che risulta incensurato, nel frattempo ha dato le sue dimissioni il 3 luglio scorso. A tutela della continuità del servizio, l’azienda sanitaria veneziana lo ha sostituito già dal giorno successivo, giovedì 4 luglio, con un gruppo di quattro medici di continuità assistenziale che garantiranno la presa in carico dei pazienti fino all’arrivo del prossimo titolare. Gli utenti vengono correttamente avvisati del cambiamento con i canali consueti dell’azienda sanitaria e della medicina di gruppo.
“Gli uffici competenti dell’Ulss 3 – si legge in una nota – stanno verificando la vicenda in ogni suo aspetto, e hanno provveduto a segnalare con gli atti dovuti quanto fino ad ora emerso”.
“Per quanto riguarda la specifica problematica delle assenze ingiustificate del professionista, per garantire la gestione dei pazienti, già a suo tempo l’Ulss 3 ha chiesto e ottenuto da subito la proficua collaborazione degli altri medici di famiglia operanti nella stessa Medicina di gruppo, che l’hanno sempre sostituito”.