Pierfrancesco Contarini, Presidente AJA - Associazione Jesolana Albergatori
Pierfrancesco Contarini, Presidente AJA - Associazione Jesolana Albergatori

Oltre 7 punti percentuali in più rispetto al 2019, periodo pre-pandemia. Il primo bilancio della stagione 2022 è certamente positivo. La forza dei numeri arriva da H-Benchmark, sistema di rilevazione dell’occupazione alberghiera, adottato da Aja e che permette analisi in tempo reale, con possibilità di effettuare corrette programmazioni e indirizzi di mercato.

Nell’insieme l’occupazione media del 2022 è stata, da maggio a fine agosto, del 75,4% (con picchi da tutto esaurito in molti fine settimana nella parte centrale dell’estate), contro il 68,5% del 2021 e il 68,2% del 2019.

L’anno corrente è stato al di sopra del periodo pre-pandemia in tutti i mesi: maggio: 49% 2022, 38% 2019; giugno: 71% 2022, 67% 2019; luglio: 80% 2022, 71% 2019; agosto: 86% 2022, 78% 2019.

Nazionalità.

La media dell’intera estate (riferita sempre e solo alle strutture ricettive alberghiere) vede gli italiani al 38%. Per quanto riguarda gli stranieri, gli ospiti di lingua tedesca valgono il 45,4% (suddivisi in Austria 21,1%, Germania 18,1% e Svizzera 6,2%); Ungheria al 2,1%. C’è, poi, un 11,6% che contiene, nella sua quasi totalità, turisti provenienti dall’Est Europa, che si conferma un mercato appetibile, dove Jesolo, attraverso il Consorzio JesoloVenice, sta investendo in promozione.

“Il dato a consuntivo conferma quanto di buono avevamo avuto dalle previsioni e dalle analisi di mercato – commenta il presidente Aja, Pierfrancesco Contarini – con una stagione straordinaria nei numeri, anche al di sopra di quanto ci si poteva aspettare in quello che è stato considerato, da tutti, come l’anno della ripresa. Per quanto riguarda il mese di settembre, è ancora presto per fare delle valutazioni, che sono strettamente legate al meteo. Certo, la ricca programmazione di eventi sportivi, tra settembre ed ottobre, oltre
ai tanti concerti che si terranno al PalaTurismo, contribuirà a tenere alta l’attenzione su Jesolo, con inevitabili ricadute sulle prenotazioni”.

Rimane, però, il problema caro-bollette, che sta portando l’imprenditoria ad una situazione di emergenza. “Il timore è che le prossime bollette possano rappresentare il colpo di grazia per molte attività, che potrebbero decidere di non allungare la stagione estiva. Questi rincari possono seriamente mettere a rischio la chiusura (e la prossima apertura) della stagione estiva, annullando, di fatto la cosiddetta destagionalizzazione: molti colleghi, infatti, potrebbero vedersi costretti a non aprire nei periodi canonici di bassa stagione, a causa degli alti costi. Insomma, la nostra destagionalizzazione costruita con fatica e lavoro,
rischia di fallire a causa di questi aumenti a dir poco pazzeschi. Senza contare che, con questo salasso, si rischia di andare fuori mercato con i prezzi. Prezzi che, vorrei ricordare, non saremo in grado di comunicare nei tempi che il mercato richiede”.

“Non possiamo più parlare di preoccupazione ma di vera e propria emergenza”, ha aggiunto il presidente Aja, Pierfrancesco Contarini. “Si tratta di una situazione che necessità di interventi tempestivi da parte della politica, a livello nazionale ed europeo. Per le imprese ed i mercati trattasi di emergenza per certi aspetti ancora più grave di quella sanitaria: come allora si adottarono politiche comunitarie comuni e si presero provvedimenti straordinari, urge ora adottare una medesima strategia (contributi a fondo perduto,
moratorie, sostegni diretta ed indiretti alle imprese) per evitare che le aziende falliscano per cassa e non per competenza”.