Le scorte attualmente a disposizione dell’AVIS lasciano poco tranquilli i responsabili dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue. L’estate, infatti, è da tempo il periodo in cui il consumo ospedaliero si alza cospicuamene, anche in Veneto e nella Marca, in cui il flusso donatorio è storicamente generoso. Così l’Avis di Treviso ora esorta i suoi volontari iscritti, affinché si presentino al Centro Trasfusioni dell’ospedale Ca’ Foncello: “Sono bene accette tutte le donazioni, ma in particolare abbiamo bisogno dei gruppi sanguigni A positivo e 0 positivo e negativo”, ha dichiarato Vanda Pradal, presidente dell’Avis provinciale di Treviso.
Nel lanciare l’appello, la presidentessa ha snocciolato alcuni dati che, in tutta onestà, denunciano un recente e preoccupante calo delle donazioni nella Marca (pur rimanendo un distretto altamente virtuoso in questo senso): la raccolta di sangue nel 2017 è scesa infatti di oltre quattro punti percentuali rispetto al 2016 e le adesioni di nuovi avisini si sono ridotte del 20 per cento.
Per incentivare l’afflusso all’AVIS, è stato appena lanciato un concorso fotografico “I volti del dono”, che ha come protagonisti, naturalmente e giustamente, i potenziali donatori. Un progetto che punta anzitutto ad incoraggiare il ricambio generazionale, come ha confermato Vanda Pradal: “I nostri donatori attivi sono 32.500. Dai 18 ai 25 anni sono il 9,52 per cento, dai 26 ai 35 anni il 23 per cento, così come dai 36 ai 45 anni, mentre si arriva al 43 per cento tra i 46 e i 55 anni.”
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