“Ringrazio i Carabinieri di Treviso, quelli di Portogruaro e la Polizia, la Procura e la Questura competenti per gli interventi effettuati a seguito di imprese ben poco edificanti compiute da baby gang a Treviso e Portogruaro, che di certo non rappresentano la stragrande maggioranza dei nostri giovani, seri, onesti, volonterosi, ma che stanno diventando un po’ ovunque un problema da affrontare e un fenomeno da contrastare e disincentivare”.

Lo dice il Presidente della Regione Veneto, in relazione a due operazioni delle forze dell’ordine che hanno individuato e denunciato a Treviso un’organizzazione composta da cinque giovanissimi accusati di aver compiuto nei mesi scorsi una serie di rapine ai danni di coetanei nelle vicinanze delle scuole cittadine e che hanno notificato sei misure di prevenzione nei confronti di un maggiorenne e cinque minorenni, per episodi di bullismo e soprusi ai danni di coetanei, avvenuti a Portogruaro.

“L’attenzione posta da inquirenti e forze dell’ordine a questo fenomeno dei giorni nostri – aggiunge il Governatore – è una risposta necessaria e concreta a chi, anche con tutti i limiti riconoscibili nella giovane età, compie veri e propri reati, soprattutto a danni di inermi coetanei. E’ a loro, alla stragrande maggioranza di ragazzi in gamba, che società e Istituzioni devo rivolgere le loro attenzioni, anche per evitare il rischio che nell’immaginario collettivo si possa fare di tutta un’erba un fascio nel guardare alle giovani generazioni”.