La chiusura della discoteca di Bibione
La chiusura della discoteca di Bibione

Nella giornata di ieri, 8 settembre, il Questore di Venezia, in qualità di Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza, ha disposto la sospensione della licenza di attività di una nota discoteca nel comune di San Michele al Tagliamento, località Bibione, per la durata di 10 giorni.

Il provvedimento di chiusura del locale, di natura cautelare, è stato adottato ai sensi dell’art. 100 T.U.L.P.S. a seguito di numerosi elementi raccolti dalla Stazione Carabinieri di Bibione, in relazione ai ripetuti interventi per episodi di violenza verificatisi presso il locale o nelle sue adiacenze, sfociati anche in risse con conseguenze gravi per gli avventori.

In molteplici occasioni, infatti, le Forze di Polizia erano state chiamate ad intervenire, anche più volte nel corso della stessa notte, per il verificarsi di risse tra soggetti, in alcuni casi anche armati di coltello.

Di recente, nello specifico, si era verificata un’aggressione ai danni di un giovane da parte di un gruppo di soggetti con i quali lo stesso aveva avuto un violento litigio all’interno della citata discoteca.

A seguito dell’aggressione, il giovane era stato poi ricoverato presso l’Ospedale di Portogruaro per ferite da taglio.

I Carabinieri, in quell’occasione, erano riusciti ad identificare i responsabili dell’aggressione (7 individui, di cui 2 minorenni), e ad escludere la responsabilità del personale di sicurezza in servizio presso il locale.

In tempi meno recenti, inoltre, erano accaduti altri episodi gravissimi nelle vicinanze del locale, tra cui, a titolo esemplificativo, un intervento per la segnalazione di una violenza sessuale perpetrata ai danni di una donna nella spiaggia retrostante la discoteca ad opera di un soggetto tuttora rimasto ignoto.

Gli accertamenti svolti dalla Divisione Polizia Amministrativa della Questura di Venezia, a seguito delle numerose segnalazioni, hanno permesso di appurare come, in occasione del verificarsi di alcune episodi di violenza, gli addetti alla sicurezza non avevano adempiuto all’obbligo di richiedere l’immediato intervento delle forze dell’ordine tramite i numeri di emergenza.

Il rispetto del suddetto obbligo, nello specifico, si inserisce nell’ambito dei comportamenti che gli addetti al servizio di controllo all’interno delle discoteche devono adottare in occasione del verificarsi di problematiche di ordine pubblico all’interno o nelle vicinanze del locale.

Tali norme sono in linea con l’obiettivo del contrasto alla criminalità diffusa ed al verificarsi di situazioni rilevanti sotto il profilo della sicurezza, che ha portato, nel luglio di quest’anno, alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa con delle specifiche linee guida siglato tra le varie Autorità di Pubblica Sicurezza e le associazioni di categoria più rappresentative nel settore dei locali da ballo.

Il provvedimento di ieri è espressione del continuo impegno profuso dal Questore di Venezia e dalla Polizia di Stato nell’ambito della prevenzione e del contrasto all’illegalità diffusa, in particolare in quei luoghi che fungono da punto di riferimento per l’aggregazione di soggetti dediti ad attività illegali o in cui si verifichino di frequente crimini di natura violenta, in particolare nei contesti legati alla movida giovanile.

La misura di tipo preventivo è stata pertanto notificata al titolare della discoteca a cura di personale della Polizia Amministrativa della Questura di Venezia, in collaborazione con i Militari della Stazione Carabinieri di Bibione.