Una truffa a domicilio (immagine di repertorio
Una truffa a domicilio (immagine di repertorio

E’ bastata la segnalazione di un anziano di Combai, vittima di una tentata truffa da parte di due falsi venditori delle Poste, per far mobilitare ufficio postale, carabinieri e amministrazione al fine di catturare i due malviventi.

Il Comune ha potuto così diramare un avviso a tutta la popolazione sul rischio che avrebbe potuto correre, mettendo in guardia i residenti sulle cattive intenzioni dei due truffatori a piede libero.

I due uomini si sono presentati alla porta dell’anziano chiedendo di poter visionare, per conto delle Poste Italiane, i dati relativi al suo conto corrente con la finalità di proporre un metodo di risparmio alle attuali spese.

Tutto questo si è svolto a Miane, luogo dell’abitazione del pensionato che insospettivo dalle domande dei due falsi funzionari ha preferito allertare l’ufficio postale di Combai non prima di averli allontanati bruscamente dalla propria abitazione.

Tra le domande portate all’attenzione dall’anziano da parte dei due malviventi, si possono carpire diverse informazioni al fine di poter derubare i malcapitati: “Abita da solo?”, “E’ sposato?”, “Ha figli?”, “Si allontana mai da casa?” e così via.

Le Poste Italiane, già nel mirino per le vicende relative al recente scandalo (ne abbiamo parlato QUI pochi giorni fa), confermano che non esiste la figura dell’incaricato preposto alla vendita di prodotti a domicilio.

Matteo Venturini

truffa anziano