La Polfer in azione - foto di repertorio
La Polfer in azione - foto di repertorio

La Polizia di Stato di Venezia continua senza sosta i servizi straordinari di controllo del territorio disposti dal Questore e finalizzati al contrasto del fenomeno dei borseggi nel centro storico di Venezia.

Anche nel pomeriggio del 6 settembre è stato posto in essere un dispositivo finalizzato a contrastare tale tipologia di reati predatori, grazie a personale della Polizia di Stato di Venezia, con il coordinamento della Squadra Mobile e la collaborazione di vari Uffici della Questura nonché del Compartimento di Polizia Ferroviaria di Venezia.

L’attività operativa, concentrata nell’area della stazione ferroviaria di Venezia Santa Lucia, luogo principalmente frequentato dai soggetti dediti alla commissione dei borseggi, ha permesso di rintracciare cinque giovani donne provenienti dalla ex Jugoslavia, che si aggiravano con fare sospetto all’interno della stazione ed in particolare nei pressi del binario n. 8, punto di arrivo dei treni ad alta velocità che, come noto, vedono la presenza di viaggiatori appartenenti ad un “target” più elevato.

Le donne sono state quindi fermate e l’immediata identificazione delle stesse ha permesso di evidenziare come fossero tutte già note agli Uffici della Questura in quanto dedite abitualmente alla commissione degli specifici reati oggetto dell’odierno servizio, nonché, tutte già destinatarie del Foglio di Via Obbligatorio emesso dal Questore di Venezia.

Durante il controllo delle straniere, è stata anche notata inoltre la presenza di un’altra giovane donna italiana, non appartenente al gruppo di borseggiatrici, già conosciuta dai poliziotti in quanto dedita a furti e taccheggi presso gli esercizi commerciali, a sua volta già destinataria del Foglio di Via Obbligatorio.

Le 6 donne, pertanto, sono state così accompagnate presso gli Uffici della Questura e sono state deferite all’Autorità Giudiziaria per l’accertata violazione degli obblighi imposti dai Fogli di Via Obbligatori precedentemente emessi dal Questore di lasciare la città lagunare.