“Questa manovra non preannuncia tempi facili per le PMI, ma solo provvedimenti che le penalizzano”. Questo è il commento dell’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato alle anticipazioni che trapelano circa la bozza di decreto fiscale allegato alla prossima legge di bilancio.

“La bozza, attualmente all’esame delle istituzioni competenti, presenta non poche criticità che danneggiano soprattutto le piccole e medie imprese – spiega Marcato –  in tempi in cui nemmeno più gli assassini finiscono in galera, mi chiedo perché accanirsi in questa maniera contro chi contribuisce in Veneto a rendere la nostra economia un modello. La bozza delinea provvedimenti che andrebbero a vanificare l’enorme sforzo che la Regione Veneto sta facendo per supportare i piccoli imprenditori, asse portante della nostra economia.”

L’assessore, in particolare, fa riferimento ai meccanismi di compensazione fiscale previsti. La norma contenuta nel Decreto legge Fiscale, che estende a tutte le compensazioni le regole oggi in vigore per quelle Iva, inasprisce gli adempimenti a carico dei piccoli imprenditori e comporta che, per poter accedere alla procedura di compensazione fra crediti e debiti d’imposta, le imprese debbano assoggettarsi ad una procedura che prevede, oltre all’obbligo di presentare un F24 tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, la presentazione della dichiarazione, la certificazione del credito sopra i 5 mila euro l’anno e l’apposizione del visto di conformità.

“È previsto che la compensazione dei crediti d’imposta operi solo dopo un controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate – sottolinea Marcato – l’Erario, d’altro canto, potrà decurtare l’importo dei rimborsi spettanti e, per il 2020, i crediti delle imprese potranno essere utilizzati solo dopo la presentazione della relativa dichiarazione. Di conseguenza, molte imprese non potranno compensare una parte dei crediti entro fine 2020.”

 

“In sostanza le PMI, che spesso devono attendere i tempi biblici di pagamento della PA – precisa l’assessore regionale che ha competenza anche sulle PMI – quando non c’è da riscuotere si troveranno contro un Fisco molto più che restrittivo, ma anzi direi assolutamente penalizzante. È chiaro che questa norma colpisce le piccole imprese, non solo inasprendo e complicando gli adempimenti amministrativi a loro carico, ma anche allontanando nel tempo il riconoscimento delle somme loro dovute dallo Stato e sempre più necessarie per rimanere competitive sul mercato e garantire i livelli occupazionali.”

 

“Non secondario anche l’aspetto critico che concerne la lotta all’evasione fiscale, – prosegue Marcato – si vogliono inasprire le pene nei confronti degli evasori fiscali, prevedendo l’uso delle manette in particolari nuove ipotesi e si dispone la confisca dei beni. Ma questo può tradursi in una lotta senza confine solo nei confronti delle piccole e medie imprese, mentre potrebbero rimanere impuniti i grandi evasori, che troveranno modo di accordarsi, e i grandissimi evasori, che l’avranno vinta, seppellendo di ricorsi gli uffici competenti. Una vera e propria assurdità.”

 

“Da assessore alle PMI – conclude Marcato – mi auguro che il Governo ci ripensi e siano fondate le voci di un possibile ritiro della proposta di inasprimento delle sanzioni penali in caso di evasione fiscale. In caso contrario dovranno rispondere di una decisione scellerata e senza senso, che andrebbe a danneggiare ulteriormente il tessuto produttivo del Veneto e dell’intero Paese.”