Non ha alcun dubbio, il sindaco Luigi Brugnaro, su chi dovrà gestire il Mose una volta avviato. Lo ha detto chiaro e tondo, oggi, davanti ad alte cariche istituzionali: il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il presidente dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone e il prefetto di Roma Franco Gabrielli, arrivati a Venezia per un sopralluogo ai cantieri della grande opera idraulica. “Il Mose dobbiamo gestirlo noi – ha spiegato il primo cittadino – è il Comune che deve gestire l’opera perché siamo noi che rappresentiamo i cittadini. Venezia vive sull’acqua: solo noi possiamo dare indicazioni utili al Governo”.

La nuova data di scadenza fissata per la chiusura dei lavoro è il 30 giugno 2018. “Tempi – ha spiegato il ministro Delrio – che saranno rispettati. La vigilanza non blocca i lavori, dà la garanzia che siano portati a termine. Al sopralluogo alle bocche di porto del Lido hanno partecipato anche il prefetto Domenico Cuttaia e il governatore del Veneto Luca Zaia che si è detto preoccupato proprio “da quello che sarà il post avvio. Il problema va affrontato con grande serietà”.

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