“Il messaggio che continuiamo a dare è che il 90% del successo di questa fase 2 di ripartenza dipende da tutti noi, dipende da come ci comportiamo nel rispetto delle normative. Abbiamo riattivato, anche se gradualmente, le nostre strutture da lunedì scorso 4 maggio. Abbiamo registrato un accesso sostenuto sia per le persone arrivate direttamente in Ospedale, che per via telefono per le prenotazioni. Tutto sommato le persone si sono comportate bene ed il fatto che le prenotazioni aumentano, ci fa pensare che i cittadini stanno capendo che, per accedere, bisogna avere un valido motivo: l’Ospedale, infatti, lo ribadisco, è il posto meno indicato dove recarsi senza motivazioni indifferibili”. Il Direttore Generale della Ulss 3 Giuseppe Dal Ben è ritornato oggi, mercoledì 6 maggio, a tenere il punto stampa per stilare un bilancio dei primi giorni trascorsi dopo la riapertura degli Ospedali.

La ripartenza avviata gradualmente
Lunedì scorso, 4 maggio, sono ripartite gradualmente alcune attività delle strutture sanitarie della Ulss 3.
·        Il numero degli accessi ai Pronto Soccorsi della Ulss 3 è un segnale importante che mostra come la gente abbia imparato ad usare il servizio di emergenza-urgenza quando davvero serve: se in una giornata del 2019 si registravano 696 accessi, il 4 maggio ci sono stati in tutto 358 accessi, il 5 maggio 337 e oggi, 6 maggio, alle ore 12.00, si registravano 78 accessi.
·        Per quanto riguarda l’attività dei prelievi, si nota invece come stiamo incrementando il lavoro, raggiungendo i numeri di un giorno di prelievi eseguiti nel 2019 (1515): se il 4 maggio si sono registrati 856 prelievi, il 5 maggio se ne sono registrati 1008 ed oggi, 6 maggio, alle ore 12.00, 1020. Anche l’attenzione della gente alla prenotazione sta crescendo: se il 4 maggio avevano prenotato 94 persone, il 5 maggio 404 e oggi, 6 maggio, ben 480.
·        In aumento anche l’attività specialistica ambulatoriale: il 4 maggio sono state erogate 3519 prestazioni in tutta la Ulss 3 e ieri, martedì 5 maggio, 4337.
·        Anche l’attività chirurgica (esclusi gli interventi ambulatoriali) sta aumentando il suo lavoro con 82 interventi eseguiti il 4 maggio e 63 ieri, 5 maggio (la media giornaliera del 2019 era di 117 interventi).
·        Contestualmente all’aumento della attività chirurgica, crescono anche i ricoveri che sono stati 128 il 4 maggio e 129 il 5 maggio.

Come avviene l’accesso nelle strutture sanitarie
Non c’è più accesso libero in Ospedale: si accede solo su prenotazione, stessa cosa vale per i prelievi (consultare il sito aziendale www.aulss3.veneto.it). Ogni Ospedale, inoltre, ha un solo ingresso, per permettere l’effettuazione delle necessarie operazioni di controllo. Per accedere bisogna essere dotati di dispositivi di protezione individuali, quali mascherina, guanti o gel igienizzanti, la prenotazione.
·        Pronto Soccorso: obbligo dei dispositivi di protezione individuale, pre-triage dove si individua quale percorso deve effettuare l’utente in base ai sintomi (percorso normale o percorso Covid).
·        Ricoveri: Prima di accedere al ricovero, viene effettuato un tampone nei giorni precedenti ed, eventualmente, anche un Rx al torace.
·        Attività chirurgica. Gli interventi chirurgici sono ricominciati il 4 maggio (tranne che per l’Ospedale di Dolo, per le sue caratteristiche di Ospedale Covid). Prima di eseguire l’intervento, ogni paziente viene sottoposto al tampone e, in caso di positività, si rivaluta l’indicazione all’intervento.

Case di Riposo e Strutture sociosanitarie residenziali del territorio
Ad oggi è stato completato il secondo giro di tamponi tra operatori di struttura e ospiti. Si ricorda che lo screening è continuo e non si ferma, proprio per garantire una maggior sicurezza alle persone fragili che risiedono in queste strutture. Il dato della positività al Coronavirus è in continuo calo e questo è importante e fa ben sperare: rispetto al 14 aprile, dove nelle case di riposo si registravano 315 ospiti positivi, oggi se ne contano 64; rispetto sempre al 14 aprile dove si contavano 137 operatori positivi, oggi se ne registrano 40. Molto buono è anche il dato delle altre strutture sociosanitarie residenziali del territorio (minori, dipendenze, disabili, salute mentale) dove su 877 utenti attualmente se ne contano 6 positivi, e su 874 operatori 10 sono positivi. In attesa della riapertura dei Centri diurni, inoltre, prevista per l’11 maggio, si sta organizzando l’effettuazione dei tamponi anche per quegli operatori che cominciano a lavorare.

Le USCA (Unità speciali di continuità assistenziale)
Si ricorda che le USCA sono state attivate, su richiesta regionale, anche dalla Ulss 3: si tratta di gruppi di medici, neoassunti, che seguono persone a domicilio o in casa di risposo. Nel territorio della Ulss 3 ne sono state attivate 12 con 26 medici. Questi medici rilevano i dati clinici per la presa in carico; effettuano visite a domicilio; eseguono o attivano il tampone; fanno Ecg ed ecografia polmonare domiciliare; eseguono un monitoraggio periodico telefonico; richiedono consulenze infettivologiche e pneumologiche, ma anche presso il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica; consulti con medici di famiglia.
Ad oggi i medici delle USCA hanno preso in carico 117 persone a domicilio e 260 presso le case di riposo. Hanno eseguito 142 accessi domiciliari e 194 accessi nelle case di riposo. Infine, hanno attivato 27 terapie farmacologiche importanti.

Lo screening coi tamponi e test rapido
La Ulss 3 esegue circa 1600 tamponi al giorno. Ad oggi sono stati effettuati dalla Azienda sanitaria veneziana 47.275 tamponi, di cui circa il 6% è risultato positivo. Sono stati effettuati più tamponi nelle donne che negli uomini: 64% contro 36%. La fascia di età più sottoposta a tamponi delle donne è quella tra i 45 e 64 anni (13.252 tamponi). Da oggi, grazie ad una delibera regionale, possono prescrivere il tampone anche i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, quindi non è più necessaria la prescrizione specialistica. Per quanto riguarda, invece, i test rapidi, quelli eseguiti dalla Ulss 3 sono 8247, di cui i positivi sono circa il 2%.

I numeri della Ulss 3
Dal 21 febbraio scorso si sono registrati 1823 casi positivi, di cui oggi se ne contano 355. I guariti sono 1275, mentre i ricoverati sono 135 (di cui 50 negativizzati, ma ancora in Ospedale per la sintomatologia). Ad oggi si registrano 10 persone in Terapia intensiva. I guariti sono 1275, in isolamento ci sono ancora 589 persone. Le curve degli isolati e dei guariti continuano a fornirci dati molto buoni: scende quella degli isolamenti (da oltre 2000 a inizio aprile, oggi si è scesi a 589), sale quella dei guariti (da 471 a 1275). Si ricorda che sono pronti 101 posti letto di terapia intensiva, che 53 sono liberi ed attualmente sono 10 quelli occupati da persone malate di Covid 19 e 38 da persone con altre problematiche.

“I numeri continuano ad essere buoni, ma va ricordato che non dobbiamo proprio ora  abbassare la guardia”, ha aggiunto il DG.