Tra Contarina e Ca’ Sugana è una vera e propria guerra aperta. Lo scontro è iniziato con il decreto ingiuntivo mandato in municipio poco più di un mese fa per ottenere il pagamento degli arretrati, a cui però il Comune si è nettamente opposto. Poi c’è anche la battaglia dei cestini da rinnovare, il cui costo per il sindaco Giovanni Manildo non dovrà ricadere sui cittadini.

Sono cinque anni che tra Comune e Contarina i rapporti si sono incrinati. Ora, ad un mese dal voto, la tensione è alta. Contarina ha aperto lo scontro chiedendo nuovamente a Ca’ Sugana di pagarle 788 mila euro per servizi risalenti al 2014, ma il Comune sostiene che questi soldi non sono dovuti. Dopo un mese dalla richiesta di Contarina anche il Consorzio Priula parte alla carica: l’assemblea ha approvato un piano per uniformare i cestini pubblici del territorio coperto da Contarina. Scelta da 2-3 milioni di euro che il Consorzio Priula ha dichiarato che verranno pagati dai cittadini, con un rincaro in bolletta, ma l’assessore Alessandra Gazzola non ci sta e  ha messo subito in chiaro che è una spesa che il Consorzio deve mettere a bilancio, e non deve finire sulle bollette dei trevigiani. Dopo lo scontro al Consiglio di Bacino del Priula, il Comune di Treviso, con Monastier e Silea, si è astenuto sul bilancio e dopo aver chiesto di utilizzare gli utili per pagare il piano cestini, ieri ha rilanciato chiedendo di agire sulle tariffe.

«Da tempo», denuncia l’assessore Gazzola, «chiediamo al consiglio di bacino di alleggerire il peso tariffario nei confronti delle famiglie con bambini o anziani. Ma per il candidato sindaco del centrodestra, Mario Conte, quella di Manildo e di Gazzola è solo campagna elettorale.