REPLICA CORAZZARI AD ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE: “IN BILANCIO PER IL 2021 BEN 180MILA EURO: IL DOPPIO RISPETTO ALL’ANNO SCORSO… E QUESTO SIGNIFICHEREBBE INTERRUZIONE DEL SERVIZIO DI RECUPERDO DEGLI ANIMALI SELVATICI?”

 

“Per il 2021, la Regione Veneto ha stanziato per i centri recupero, cura e custodia degli animali selvatici feriti ben 180mila euro. Ovvero il doppio rispetto all’anno precedente. E questo per qualcuno sarebbe interruzione di pubblico servizio?”

Risponde così l’Assessore regionale alla Caccia e alla Pesca Cristiano Corazzari alle accuse mosse da parte delle associazioni ambientaliste Lac, Lav, Oipa, WWF e Progetto Riccio Europeo secondo cui la Provincia di Treviso e la stessa Regione avrebbero, dal primo di gennaio 2021, sospeso tale servizio. Le associazioni sarebbero addirittura intenzionate a portare i due Enti in tribunale. 

“Siamo agli inizi del 2021. Come si fa ad affermare l’8 gennaio che il servizio è stato interrotto il 1 di gennaio? – ha precisato l’Assessore Corazzari – Quando non solo la Regione ha già assicurato la continuità del servizio insieme alla Provincia ed ha approvato il nuovo finanziamento in bilancio. Confido che da parte delle associazioni ci sia stato solo un fraintendimento, un malinteso, e che tutta questa polemica che non trova basi concrete per essere vera da nessuna parte, sia immediatamente superata con l’obiettivo di riprendere un dialogo costruttivo”. 

Da novembre 2019, la competenza del servizio di recupero è in capo alle Regioni. In questo periodo di transizione la Regione Veneto ha garantito la continuità del centro in stretta collaborazione con la Provincia di Treviso. Contemporaneamente sta preparando un progetto per gestire direttamente i gestori dei centri che ad oggi fanno riferimento ancora alla Provincia.