Came Dosson
Came Dosson

Ieri si è tenuta una conference call alla quale hanno preso parte i presidenti delle società Italservice Pesaro, Acqua&Sapone, Real Rieti, Came Dosson e Sandro Abate, vale a dire i cinque club che avevano dato la loro disponibilità alla prosecuzione della stagione 2019/2020.

I suddetti club, constatate le divergenze tra i vari consiglieri del Direttivo della Divisione Calcio a 5, hanno deciso di fermarsi qui, perché non interessati ad alcun tipo di “giochi di potere” che danneggia l’immagine di questo sport e non porta rispetto a chi fa enormi sacrifici a chi fa del tutto per portare avanti il movimento.

Le stesse società hanno detto che  presenteranno la loro domanda di partecipazione alla stagione 2020/2021 solo a determinate condizioni:

– controllo scrupoloso di garanzia sull’ammontare dei contratti depositati in Divisione;
– controlli periodici sui pagamenti degli emolumenti mensili da parte degli organi preposti;
– una serie A con un numero di squadre partecipanti NON superiori alle 16 unità;
– aumento dell’ammontare della garanzia fideiussoria od incremento della tassa d’iscrizione.

“In quanto uomini di sport, sempre pronti a sostenere una disciplina che già di per sé deve fare i conti con una serie di problematiche, un numero considerevole di pregiudizi, oltre all’impossibilità di avere una Lega propria, –  fanno sapere i cinque presidenti, tra cui Alessandro Zanetti della Came Dosson – che è legittimo in questo momento dare priorità alla salvaguardia della salute dei calcettisti, ma ritengono altresì prematuro ed affrettato l’atteggiamento assunto da determinate realtà c,he ancor prima di analizzare l’andamento dell’emergenza sanitaria e la sua evoluzione complessiva, hanno scelto la strada della chiusura anticipata”.