Zaia fase-3
Zaia fase-3

Ripartenza nella fase-2, organizzazione della fase-3, panico dovuto al video anti-mascherine del Veneto, i contagi al Nord. Sono questi i quattro argomenti principali toccati durante il consueto punto stampa di Luca Zaia.

Ripartenza nella fase-2 – “Sappiamo che il DPCM scade il 3 maggio, quindi la nostra posizione è quella di far in modo che il giorno dopo si eviti l’apertura improvvisa di tutto quanto. Noi pensiamo che sarebbe più utile se ci fosse un progetto che permettesse, secondo determinate regole, la ripartenza graduale. Per portare il motore a regime bisognerebbe, prima farlo scaldare e poi accelerare lentamente. In questo periodo sarebbe da fare aprire qualche azienda, dicendogli di iniziare a far entrare in sede pochi dipendenti, e poi sempre di più. Questa modalità permettere anche a prendere maggiormente confidenza che le norme di messa in sicurezza. Una fase di limbo ci sarà comunque, noi chiediamo di anticiparla.  La nostra posizione è chiara: l’utilizzo della mascherina è importante. Poi vedremo cosa deciderà di fare il Governo, se vorrà mettere delle regole rigide. Per quello che mi riguarda noi non vogliamo rendere complicata la vita. Ad esempio, in un ristorante, eviterei di rendere obbligatorio il box in plexiglass. Con l’apertura della fase-2 è ovvio che qualcosa si rischia, però va detto che, rispetto ad una decina di giorni fa, non abbiamo più focolai ed il numero di persone ospedalizzate è sceso”.

Organizzazione della fase-3 – “E’ già da tempo che noi diciamo che nel prossimo autunno ci sarà nuovamente da contrastare il virus con una nuova ondata epidemica. Mi fa piacere che la stessa cosa l’abbia detta il dottor Ricciardi dell’Oms. Infatti, nella consueta riunione che abbiamo fatto con i vari direttori generali delle Ulss, ho voluto parlare di questo argomento, ovvero di come ci dobbiamo far trovare pronti da ottobre in poi. Ci sarà una fase-3 e sarà acuta. Dobbiamo tener pronti i nostri macchinari da guerra: i tamponi saranno le nostre munizioni, le macchine che fanno le analisi sarà la nostra artiglieria. Ci sarà una notevole differenza tra quello che è accaduto il 21 febbraio e quello che capiterà tra qualche tempo. Un paio di mesi fa non conoscevamo il virus, non sapevamo quali medicinale dare. La nostra bravura è stata comunque quella di aver fatto i tamponi a tutti gli abitanti di Vo’ per capire chi fosse ammalato e soprattutto asintomatico”.

Video anti-mascherine del Veneto – “Ho visto che in giro c’è un video che dice che le nostre mascherine non servono a trattenere il virus. Grafica Veneta ha già risposto mostrando la documentazione rilasciata dagli organi competenti. Dico solo che il panico è assolutamente ingiustificato. Che anche le altre mascherine lasciano passare l’aria, altrimenti ci si soffocherebbe”. Facendo indossare una mascherina chirurgica all’Assessore Lanzarin, Luca Zaia ha voluto dimostrare quanto detto.

Risposta a De Luca – “Al presidente della Regione Campania dico due cose: la prima che ci sono tanti veneti che vanno in vacanza nella sua regione, quindi, dicendo che non fa entrare più nessuno proveniente dal nord, creerebbe dei problemi alla sua industria turistica. La seconda è che la nord si evidenziano più contagiati perché facciamo più tamponi. Quindi per capire come in realtà stanno le cose, bisognerebbe fare un rapporto tra numero di tamponi e risultati positivi”.