Campo Santa Margherita - foto d'archivio tratta da Google Maps
Campo Santa Margherita - foto d'archivio tratta da Google Maps

La Polizia di Stato di Venezia, nel corso degli ultimi mesi, ha ricevuto numerose segnalazioni di cittadini extracomunitari che da tempo si erano stabilizzati in Campo Santa Margherita, nota zona della città lagunare interessata da movida notturna e zona di ritrovo di turisti ed universitari.

I soggetti, infatti, erano soliti assumere atteggiamenti che, pur non costituendo di per sé reato, si realizzavano in comportamenti spesso arroganti ed ostili ai danni della cittadinanza e dei turisti, al punto tale da ingenerare nella collettività una situazione di vero e proprio allarme sociale.

Inoltre, anche numerosi gestori di locali della zona avevano lamentato all’Autorità di Pubblica Sicurezza la sussistenza di un clima di tensione ingenerato da questo gruppo di cittadini stranieri ai danni di studenti e turisti che erano soliti frequentare la suddetta zona della movida Veneziana.

Numerose inoltre era state poi le segnalazioni a loro carico in merito ad atti di vandalismo e degrado ambientale, circostanza unita al fatto che spesso gli stessi erano soliti commettere in pubblico atti indecorosi e contrari alla pubblica decenza.

Per tali motivi, la Polizia di Stato di Venezia ha in primo luogo proceduto ad effettuare una mirata attività di Polizia Amministrativa al fine di individuare ed identificare tali soggetti, i quali, a seguito di accertamenti effettuati dall’Ufficio Immigrazione della Questura, sono risultati essere irregolari sul territorio nazionale.

In seguito alle indagini, inoltre, è emerso che i precitati extracomunitari avessero poi individuato un noto locale di Campo Santa Margherita come loro base di ritrovo, nel quale gli stessi erano soliti intrattenersi fino a notte tarda anche oltre l’orario di chiusura.

Alla luce del quadro che si era pertanto venuto a delineare, la Polizia di Stato di Venezia ha deciso di intervenire scegliendo una modalità operativa del tutto innovativa, caratterizzata dall’ausilio dei poliziotti in servizio alla Squadra Mobile, del Reparto Mobile di Padova e degli agenti dei Commissariati di San Marco e di Mestre.

Sfruttando le sapienti tecniche operative sul campo in uso ai poliziotti della Squadra Mobile, l’operazione ha permesso non solo di intercettare, identificare e prelevare in tutta sicurezza i soggetti, ma anche di non creare alcun tipo di clamore ed allarme sociale per la cittadinanza in una piazza come quella di Campo Santa Margherita che nelle ore serali risulta essere spesso gremita di studenti e turisti.

Inoltre, la vigilanza dell’area interessata dall’operazione messa in atto dagli uomini del Reparto Mobile di Padova, ha fornito un’ulteriore garanzia qualora vi fossero state turbative di ordine pubblico.

Tale operazione ha così permesso di rintracciare e bloccare 7 soggetti extracomunitari che da tempo avevano messo in atto le suddette turbative nella zona, per i quali, sussistendone tutti i presupposti di legge, già nella stessa notte venivano firmati i decreti di espulsione dal territorio nazionale, con conseguente ordine del Questore di Venezia di accompagnamento presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo.

L’attività è stata svolta anche con il supporto della Direzione Centrale dell’Immigrazione e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, il quale ha fornito supporto nell’ottica dell’accertamento di eventuali cointeressenze dei soggetti fermati con ambienti di criminalità organizzata.

Gli Extracomunitari, nell’ambito della costante attività di rimpatrio posta in essere dal Ministero dell’Interno, sono così stati accompagnati presso il C.P.R. di Gradisca d’Isonzo ed in breve tempo sono stati rimpatriati in territorio tunisino tramite un charter dedicato.