“Il nuovo piano di prevenzione regionale 2021-2025 è presentato con una campagna di sensibilizzazione molto importante oltre che con un messaggio e un logo ben definito: ‘Vivo bene Veneto” che troveremo in tutte le iniziative di prevenzione delle malattie e di promozione della salute. Un’iniziativa a 360 gradi che coinvolgerà tutti gli ambienti da quelli scolastici a quelli di lavoro delle nostre comunità per favorire sani e corretti comportamenti: mangio bene, mi muovo, evito gli abusi e seguo i consigli della prevenzione. In questo mese ne abbiamo una dimostrazione concreta: l’Ottobre Rosa della Prevenzione contro il tumore al seno”.

Con queste parole l’assessore alla Sanità e alle Politiche sociali, Manuela Lanzarin, lancia le iniziative che, per tutto il mese, coinvolgeranno l’intero sistema sanitario regionale e tutte le Ullss nella diffusione delle buone pratiche di prevenzione contro il cancro alla mammella. Il tutto è correlato strettamente al nuovo Piano Regionale della Prevenzione nella parte denominata “VIVO BENE: HE SCELTO GLI SCREENING”.

All’interno delle azioni di promozione della salute e di prevenzione delle malattie oncologiche, lo screening del tumore al seno è un intervento di sanità pubblica che ha l’obiettivo di ridurre la mortalità per questo tumore. E’ uno screening oncologico che, mirando alla diagnosi precoce di lesioni asintomatiche, favorisce interventi medici e chirurgici il più possibile conservativi ed accettabili per le pazienti. Il mese di ottobre è dedicato alla sensibilizzazione delle donne sulla prevenzione del tumore al seno, un invito a monitorare in modo costante la propria salute, anche attraverso l’adesione allo screening mammografico.

LO SCREENING NEL VENETO

Nella Regione Veneto, i programmi di screening organizzati sono stati attivati a fine anni ‘90, ancora prima che questi percorsi fossero riconosciuti parte dei Livelli Essenziali di Assistenza, ovvero l’insieme delle prestazioni che devono essere garantite ai cittadini dal Sistema Sanitario pubblico. Ad integrazione delle indicazioni nazionali che prevedono l’offerta di screening alle donne di età compresa tra i 50 ed i 69 anni, la Regione ha esteso da diversi anni l’offerta anche alle donne fino ai 74 anni. Inoltre, in linea con le raccomandazioni contenute nelle Linee guida europee, la Regione ha previsto nel piano Regionale della Prevenzione 2020-2025, a partire dal 2025, l’inserimento nei programmi di screening anche delle donne in fascia di età tra i 45 ed i 49 anni. Già nel 2018 la Regione aveva finanziato un progetto dell’Istituto Oncologico Veneto “Progetto pilota per lo screening delle giovani donne: protocolli personalizzati dopo stratificazione del rischio”, rivolto ad una popolazione di circa 10.000 donne quarantacinquenni del bacino di ULSS 5 e ULSS 6, progetto avviato successivamente anche a causa dell’epidemia COVID-19. Al di sotto dei 45 anni, senza determinati fattori di rischio, non è invece indicato effettuare lo screening del tumore al seno.

COME ADERIRE ALLO SCREENING

Lo screening è un percorso totalmente gratuito, l’appuntamento proposto può essere gestito on line o contattando il numero indicato nella lettera di invito, le mammografie sono lette da due radiologi in modo indipendente, i percorsi sono monitorati centralmente per assicurare un elevato livello qualitativo di offerta.

In caso di negatività la donna viene richiamata periodicamente ogni due anni, senza che si debba preoccupare di prenotare il controllo. Nel caso, invece, emerga dalla mammografia la necessità di effettuare alcuni approfondimenti, il personale delle Aziende ULSS contatta la donna e si fa carico della programmazione degli stessi.

RIPRESA L’ATTIVITA’ DI SCREENING COME PRIMA DEL COVID

Attualmente, grazie all’importante lavoro delle Aziende ULSS per recuperare il ritardo accumulato a causa della Pandemia COVID-19 e alla risposta positiva delle donne, le attività dello screening del tumore al seno sono tornate a livelli pre-pandemici.

Nel 2021 più di 260 mila donne di età compresa tra i 50 e i 74 anni,  ella Regione del Veneto, hanno partecipato allo screening del tumore al seno, e sono stati diagnosticati circa 1700 tumori, dei quali più di mille negli stadi meno severi.

Nel primo trimestre del 2022, l’adesione delle donne all’invito delle ULSS allo screening del tumore al seno è stata pari al 70%, a testimonianza del loro elevato interesse alla propria salute, e della fiducia nei percorsi proposti dal Sistema Sanitario Regionale. Un ulteriore 6%, dopo aver ricevuto l’invito, ha comunicato di aver già effettuato gli esami di screening attraverso altri canali. In questi casi è importante che le donne rispondano all’invito della propria ULSS comunicando la data del controllo effettuato, per permettere la programmazione del successivo invito da parte del Sistema Sanitario Regionale.

La partecipazione delle donne che continuano periodicamente ad aderire all’offerta di screening dell’ULSS è ancora superiore (più dell’80%), confermando l’elevato gradimento e la loro fidelizzazione al percorso proposto.