La carenza d’acqua si sta accentuando e il Commissario Delegato per gli interventi finalizzati a contrastare la situazione di deficit idrico ha chiesto ai comuni del Veneto, attraverso il Soggetto Attuatore, di adottare ulteriori misure straordinarie.
In particolare, a seguito delle disposizioni impartite dal Soggetto Attuatore con decreto n. 3 del 29 luglio, i Sindaci dell’Unione dei Comuni del Miranese hanno concordato di aderire alla raccomandazione di adottare un’ordinanza su risparmio idrico e limitazioni per l’utilizzo dell’acqua potabile.
Il provvedimento per fronteggiare il peggioramento della situazione, firmato da ogni Sindaco per il proprio Comune, è in vigore già da oggi e fino al 31 agosto 2022, salvo proroghe se perdurerà lo stato di carenza idrica.
Il contenuto è uguale per tutta la cittadinanza del Miranese, alla quale si ordina:
- Il divieto di prelievo e di consumo di acqua derivata dal pubblico acquedotto per i seguenti usi:
– lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
– lavaggio privato di veicoli a motore (con esclusione degli autolavaggi);
– gli emungimenti per scopi voluttuari (fontane ornamentali, zampilli, piscine, etc.) (qualora non dotati di dispositivi per il riciclo artificiale dell’acqua).
- Il divieto di prelievo dalla rete idrica di acqua potabile per uso extra-domestico ed in particolare per l’irrigazione/innaffiamento di giardini e prati, fatto salvo non venga dimostrato agli organi di vigilanza che si utilizzi l’acqua da fonti indipendenti, quali ad esempio il recupero dell’acqua piovana.
- Per le aree ortive, il divieto di prelievo dalla rete idrica è invece disposto nella fascia oraria dalle ore 10.00 alle 19.00.
- Il riempimento delle piscine, sia pubbliche che private, nonché il rinnovo anche parziale dell’acqua, è consentito esclusivamente previo accordo scritto con il gestore della rete di acquedotto.
- I prelievi di acqua dalla rete idrica sono consentiti esclusivamente per normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile.
Il personale comunale e i soggetti / società svolgenti servizi pubblici per conto del Comune possono far uso dell’acqua, in deroga ai divieti ed ai limiti imposti dalla presente Ordinanza, per le necessità di pubblico interesse o per il mantenimento di beni pubblici (come ad esempio le aree verdi comunali), oltre che per inderogabili e improrogabili esigenze, pur raccomandando ad essi la limitazione dei consumi al minimo e la riduzione all’indispensabile.
Inoltre, si invita la cittadinanza ad un uso razionale e corretto dell’acqua potabile, riconoscendo la massima importanza della collaborazione attiva di tutti i Cittadini, in particolare raccomandando di:
– controllare il corretto funzionamento dei propri impianti idrici al fine di individuare eventuali perdite occulte;
– usare dispositivi per il risparmio idrico, quali i frangigetto per i rubinetti;
– annaffiare le piante con sistemi a irrigazione a goccia e temporizzati;
– usare lavatrici e lavastoviglie sempre a pieno carico;
– per l’igiene personale preferire la doccia, in alternativa alla vasca da bagno;
– non fare scorrere in modo continuo l’acqua durante il lavaggio dei denti, la rasatura della barba o la doccia;
– non utilizzare acqua corrente per il lavaggio delle stoviglie e verdure, ma solo per il risciacquo;
– utilizzare l’acqua di lavaggio della frutta e della verdura per innaffiare le piante.
Il mancato rispetto dell’ordinanza sarà sanzionato con una pena pecuniaria.