Stasera, giovedì 23 marzo alle 18.00 viene presentato alla cittadinanza nella Sala Consiliare del Comune di Casier, il nuovo PAT (Piano di Assetto del Territorio).
Il territorio di Casier ingloba nei suoi confini gran parte degli elementi territoriali presenti nella pianura veneta: il borgo storico e la via d’acqua, la campagna coltivata, la villa veneta e il suo parco, gli insediamenti residenziali con casette e giardini, le periferie residenziali, le lottizzazioni ordinate, la città diffusa e la campagna urbanizzata, le zone artigianali e industriali, i grandi assi stradali di livello regionale, la prossimità alle città e ad altri centri di interesse.
L’eterogeneità di questo territorio ha spinto l’Amministrazione Comunale di Casier a dotarsi di un “PAT di seconda generazione”, con il fine di valorizzare le potenzialità che proprio questo territorio così eterogeneo presenta. Negli ultimi anni si è assistito ad uno sviluppo importante, a tratti travolgente, che ha messo in crisi la sua struttura ordinata e leggibile. Chi ha la necessità di governare lo sviluppo di un territorio come questo si trova sempre di più ad utilizzare strumenti che hanno smesso di essere efficaci e che non consentono di orientare o controllare le trasformazioni in corso.
Il nuovo PAT di Casier nasce da un profondo e generale ripensamento del territorio, che assume come tema di progetto la Città del Benessere, ovvero un luogo in cui “si sta bene”, che ha anticipato il dibattito innescato dall’emergenza sanitaria sul futuro delle nostre città e sulla necessità di ripensare alla qualità degli ambienti in cui viviamo, con particolare attenzione alla capacità di adattamento ai cambiamenti climatici in atto. Si tratta di «un PAT di nuova generazione che cambia la visione del nostro territorio, limitando il consumo di suolo e migliorando gli standard tramite interventi di rinaturalizzazione, rigenerazione ed efficientamento in ottica ambientale e del vivere con una qualità maggiore» commenta l’Assessore all’Urbanistica e Vicesindaco di Casier, Andrea Marton.
Il rinnovamento del piano è partito da un principio: l’evoluzione qualitativa della città non si ottiene con azioni occasionali ma “unendo le forze”, reindirizzando quindi ogni singolo intervento, grande e piccolo, privato e pubblico, verso un obiettivo condiviso di qualità dell’abitare la città, che sia anche misurabile.
Per fare questo, il PAT ha posato uno sguardo inedito sulla città consolidata, definendone punti di forza e di debolezza, e associando a ogni intervento di trasformazione obiettivi di sostenibilità ambientale e modalità attuative adeguate al contesto.
L’incontro del 23 marzo verterà sugli aspetti qualitativi della dimensione urbana e territoriale: il valore identitario ed economico delle risorse ambientali e turistiche, il valore sociale e funzionale del
verde urbano, delle aree agricole periurbane, la prestazionalità e la prossimità dei servizi collettivi, la capillarità della città pubblica (parcheggi, verde, trasporto pubblico, ciclabilità). «È sicuramente un’opportunità per ridisegnare il nostro comune, mettendo ordine alle funzionalità che si trovano sparpagliate nel territorio, come i capannoni dismessi nelle zone residenziali, dando una nuova vocazione agli spazi per migliorare la vita nella nostra comunità» dichiara il Sindaco di Casier, Renzo Carraretto.
Il PAT di Casier, quindi, grazie ad un innovativo approccio metodologico e a strumenti operativi adeguati potrà assumere il ruolo di cabina di regia dello sviluppo urbano e territoriale, governando il tempo lungo della transizione ecologica e promuovendo nel tempo breve i progetti strategici di rigenerazione urbana e valorizzazione territoriale.