Guai per Emanuela Petrillo. Da numerose analisi effettuate e completate su numerosi bimbi, in particolare nelle Uls di Udine, quando lavorava in Friuli, risultano non vaccinati.
Nei giorni scorsi sono state completate le analisi sui 203 campioni di sangue prelevati a fine aprile. E i dati dei 203 casi (scelti per il test poichè avevano fatto le loro vaccinazioni nei giorni in cui l’assistente sanitaria era presente nella seduta vaccinale) confermano la mancata copertura di anticorpi vaccinale nei bambini vaccinati a Codroipo nei giorni in cui era presente l’assistente sanitara Emanuela Petrillo.
Per le vaccinazioni che vengono eseguite a partire dal terzo mese di vita (esavalente: difterite, tetano, pertosse, emofilo, epatite B, poliomielite) è stato scelto dalla task force come esame “tracciante” il dosaggio degli anticorpi antiepatite B. E’ risultato che tre quarti di questi bambini non avevano un titolo protettivo per gli anticorpi per l’epatite. E ad una decina di casi risultati negativi per l’epatite è stato eseguito, per ulteriore controllo, anche il test per gli anticorpi antitetano: in tutti questi casi anche gli anticorpi antitetano sono risultati assenti.
Per le vaccinazioni che vengono eseguite a partire dall’anno di vita (MMRV: morbillo, parotite e rosolia, con o senza varicella) è stato scelto dalla task force come esame “tracciante” il dosaggio degli anticorpi antimorbillo. 21 casi che erano stati vaccinati certamente da PE, rispetto a 180 casi dei quali non è possibile definire con certezza il vaccino effettuato dall’assistente sanitaria o da altra collega. Tutti i 21 casi vaccinati dalla Petrillo sono risultati negativi, mentre metà (per la precisione: il 52%) degli altri casi sono risultati positivi. 2 casi che avevano effettuato la vaccinazione con altri professionisti sono risultati entrambi positivi. Anche in questo caso, è stato effettuato un altro test di controllo (anticorpi antirosolia) che ha confermato statisticamente il risultato ottenuto con gli anticorpi antimorbillo.
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