“Avevamo chiesto di anticipare la discussione sulla mozione contro il progetto di scavo sottofalda a Cava Morganella, vista l’attesa del territorio e il fatto che è stata ormai calendarizzata da due mesi: nella riunione dei capigruppo però la maggioranza ha detto no. Questo ostracismo è sospetto, a maggior ragione dopo che nei giorni scorsi la presidente della commissione Ambiente Rizzotto ha negato l’audizione del funzionario responsabile del settore Cave, l’ingegner Puiatti. Dev’essere proprio un nervo scoperto per la Lega”.
Lo rende noto Andrea Zanoni, consigliere del Partito Democratico, da tempo dichiaratosi contro questo progetto.
“È un intervento pericoloso per l’ambiente; inoltre deve essere prima verificata la natura dei materiali occultati nel fondo”, aggiunge l’esponente trevigiano del PD ricordando la petizione promossa da Paeseambiente, Italia Nostra, Salviamo il Paesaggio, Legambiente, Wwf, Iams, Extinction Rebellion, sottoscritta da oltre 3.500 persone e l’ampia mobilitazione del territorio: due sit in a Cava Morganella, uno a Treviso, un altro davanti alla sede di Ats e, ancora, gazebo informativi di raccolta firme a Ponzano, Paese e Treviso. In Consiglio regionale abbiamo presentato tre interrogazioni sul progetto illegale, sul fatto che sia stato oscurato dal portale Via della Regione e sulla mancata notifica ai Comuni dell’autorizzazione: tutte senza risposta. Oggi si sono messi di traverso anche sulla mozione, firmata da tutti e 10 i consiglieri di opposizione. Perché? Le minoranze dei consigli comunali hanno presentato appositi Odg a Ponzano Veneto e Paese. Solo a Palazzo Ferro Fini non se ne può parlare. Ma tutelare la falda acquifera da un progetto scellerato e palesemente illegale, è un dovere di ogni consigliere regionale”