L’Amministrazione ha varato importanti aggiornamenti per promuovere la rigenerazione nel territorio. E’ stato così introdotto l’istituto della monetizzazione quale ulteriore mezzo propedeutico al recupero di ambiti complessi, spesso collocati in aree difficoltose e centrali, dove risulta talvolta impossibile il reperimento degli standard urbanistici.

Limiti che comprimono le trasformazioni, le riqualificazioni, i cambi di destinazione nell’intero ambito urbano facendo ristagnare un tessuto obsoleto ed inadatto ad una città che ambisce a principi di ecosostenibilità.

L’istituto della monetizzazione verrà autorizzato qualora nell’ambito oggetto di intervento verrà dimostrata l’impossibilità di reperire lo standard richiesto, ovvero qualora le opere non dovessero risultare funzionali all’uso pubblico, previa richiesta del privato. 

Le somme derivanti dalla monetizzazione saranno veicolate in uno specifico capitolo di bilancio destinato alla realizzazione di opere di urbanizzazione coerenti con la natura dello standard monetizzato.

Nel merito del valore della monetizzazione si propone una valutazione che verta verso l’applicazione del suo minor costo/beneficio, questo col fine di non appesantire i procedimenti e di ridurre i costi degli interventi di rigenerazione e riconversione del tessuto edilizio esistente.

Così l’assessore all’Urbanistica Linda Tassinari: «Si tratta di una scelta amministrativa a favore della rigenerazione degli ambiti degradati, che cerca di favorire interventi di riqualificazione ad oggi complessi o impossibili da realizzare facendo ordine ed introducendo l’opportunità di applicazione di un importante istituto, che sarà in grado di regolamentare alternative giustificate e motivate per i cittadini che potranno trovare più opportune soluzioni alle progettualità di merito e per l’amministrazione ravvisabile in un maggior ordine ed una migliore pianificazione degli standard»