Per 16 anni ininterrotti il Beach on Fire di Cavallino-Treporti è stato uno degli appuntamenti più attesi e prestigiosi sul litorale.
Uno spettacolo pirotecnico sincronizzato che copre tutti i 13 chilometri della spiaggia, così particolare da essere entrato nel guinness dei primati e che nelle ultime edizioni è arrivato ad attirare quasi 200 mila spettatori.
Proprio i numeri, troppo alti in tempi di pandemia, hanno messo in discussione la fattibilità dell’edizione 2020, per garantire la sicurezza di cittadini ed ospiti.
A tal proposito, giovedì 16 luglio, presso la sala consigliare del Municipio di Cavallino-Treporti si è tenuta la seduta dell’OGD, l’Organizzazione di Gestione della Destinazione, che ha convenuto di non programmare l’annuale edizione di “Beach on Fire”.
«Le motivazioni che ci hanno indotto a questa scelta responsabile sono molteplici, a partire dalla situazione emergenziale Covid 19 ancora in atto – spiega il Sindaco Roberta Nesto –. Una parte importate di queste risorse comunali sono già state utilizzate nel periodo di lock-down per sopperire ai bisogni delle famiglie in difficoltà. Era fondamentale dare nell’immediato risposte ai nostri cittadini, aiutarli ad affrontare le criticità economiche e sociali. Anche nel futuro prossimo le risorse disponibili vanno impegnate con attenzione a favore delle famiglie del territorio, per assicurare la continuità dei servizi essenziali e di tutte le misure possibili a sostegno dei lavoratori, perché al termine della stagione turistica non avranno altra fonte di sostentamento. Come amministrazione lo scorso marzo, insieme alle categorie, abbiamo deciso di investire risorse per l’evento di charity “A braccia aperte”, un progetto di portata nazionale rivolto a rafforzare la reputazione del territorio e che ci consente oggi di aver incentivato l’avvio della stagione estiva. Uno sforzo comune delle strutture ricettive, volto a donare settimane di vacanze al personale sanitario che per mesi ha dato tutto sé stesso nella lotta contro il coronavirus».
Prosegue dunque, con questo obiettivo importante anche l’iniziativa di solidarietà promossa dal sindaco Nesto: il conto corrente “Aiutiamo ad Aiutarci” che per l’autunno dovrà per far fronte alle innumerevoli difficoltà economiche che ci saranno sul territorio.
«Molte sono le donazioni già pervenute e ringrazio pubblicamente per questo tutti coloro che hanno contribuito, ma noi continuiamo a portare avanti questa iniziativa, chiedendo anche alle strutture ricettive, di ristorazione, ai negozi, di farsi promotori di azioni di sensibilizzazione nei confronti dei loro ospiti e clienti, per poter dare un sempre maggior numero di risposte di utilità sociale a Cavallino-Treporti».
Anche le strutture turistiche e i soggetti economici presenti all’incontro hanno concordato all’unanimità il reimpiego dei fondi a loro disposizione, in particolare con azioni di valorizzazione e promozione del territorio.
«Quello che stiamo vivendo è decisamente un anno particolare – aggiunge Paolo Bertolini, presidente del Parco Turistico di Cavallino-Treporti – e come tale va considerato anche per gli eventi. Il Beach on Fire richiama decine di migliaia di ospiti e cittadini, una situazione che allo stato attuale, con l’emergenza sanitaria non ancora completamente esaurita, potrebbe generare delle criticità.
In questo momento di equilibri economici e sanitari precari, quindi, abbiamo valutato essere più utile per il territorio dedicare tali risorse a progetti di comunicazione di più ampio respiro.
Un anno di pausa per il Beach on Fire, nella convinta speranza che l’anno prossimo potremo ritornare ad esprimere anche gli aspetti più giocosi e gioiosi che bene si sposano con la stagione estiva».
Dello stesso avviso è il presidente di Assocamping Francesco Berton: «con le altre associazioni di categoria abbiamo concordato su questa scelta. Serve senso di responsabilità, più che mai in questo difficile momento. Tutti i nostri campeggi e i villaggi sono impegnati nel porre in essere le misure utili ad evitare ogni forma di aggregazione e rischio di contagio. La nostra decisione si allinea quindi a quella presa anche dal Comune di Venezia per lo spettacolo pirotecnico del Redentore, come scelta inevitabile per evitare rischi irresponsabili e poter quindi garantire la sicurezza di tutti per la continuazione della stagione turistica».