Sono stati 1.300 i pazienti seguiti, nel corso del 2022, dai Centri cefalee dell’Ulss 2, l’80% dei quali donne.
Alle referenti dei tre centri dell’Azienda sanitaria, la dr.ssa Maria Teresa Rigoni per Ospedale Ca’ Foncello di Treviso, la dr.ssa Carla D’Ascenzo, per Castelfranco Veneto e la dr.ssa Marianna Fortunato per Conegliano, il direttore generale, Francesco Benazzi, ha consegnato oggi una targa di riconoscimento, assegnata da Fondazione Onda nell’ambito dei “Percorsi al femminile per l’emicrania” che ha visto la mappatura, complessivamente, di 143 Centri a livello nazionale che offrono percorsi e servizi dedicati alla gestione dell’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna.
Molte le caratteristiche prese in considerazione nella mappatura, tra le quali la multidisciplinarità delle competenze, la garanzia di un protocollo per la gestione dell’emicrania mestruale, un servizio counselling contraccettivo rivolto alla paziente con emicrania o di supporto per la paziente con emicrania che avvia un percorso di procreazione medicalmente assistita, una presa in carico della paziente con emicrania in gravidanza e allattamento, il sostegno psicologico, la promozione di attività di ricerca sull’emicrania nelle diverse fasi di vita della donna e molto altro, sempre nell’ottica della gestione di questa malattia al femminile nelle varie fasi della vita
“Si tratta di un riconoscimento importante – ha sottolineato Benazzi al momento della consegna delle targhe – in risposta a uno scenario epidemiologico che vede l’emicrania fortemente caratterizzata in quanto patologia di genere, riguardando principalmente le donne in età giovane-adulta, che sviluppano forme più severe rispetto agli uomini, manifestando livelli più elevati di disabilità e un maggior numero di comorbilità. Ringrazio i professionisti che hanno aderito con impegno al progetto, ritenendo che sia l’inizio di un grande lavoro da portare avanti, in quanto hanno risposto positivamente ad alcuni requisiti riconosciuti come molto importanti ai fini di una corretta presa in carico dei pazienti, tra cui l’offerta di terapie farmacologiche innovative e di metodiche non farmacologiche per la prevenzione e cura del dolore emicranico”.