Thun shop al centro commerciale Valecenter di Marcon
Thun shop al centro commerciale Valecenter di Marcon

Chiude il negozio Thun Spa al centro commerciale Valecenter di Marcon. La notizia alle quattro dipendenti è stata data ieri mattina, 9 gennaio, mentre nel pomeriggio è stata avviata la procedura di licenziamento collettivo.
Oltre a Marcon (unico della provincia di Venezia), su scala nazionale sono interessati alla chiusura altri 21 punti vendita per un totale di 22.

Una notizia scuote questo inizio anno per le dipendenti di Thun Spa all’interno del centro commerciale Valecenter di via Enrico Mattei 1/C a Marcon: l’azienda ha fatto sapere la chiusura del negozio dal 31 maggio 2024. La comunicazione al quartetto è arrivata verbalmente martedì mattina 9 gennaio (nel pomeriggio, invece, è giunta la lettera ufficiale di licenziamento collettivo), che subito ha interpellato il componente di Segreteria di Femca Cisl Venezia, Francesco Coco. Si tratta di giovani donne e mamme (tre a tempo indeterminato e una in scadenza il 31 gennaio 2024 con contratto d’industria e ceramica), tutte con esperienza pluriennale nel settore e con alle spalle mutui da pagare e bambini piccoli da crescere. Il sindacalista ha intenzione di chiedere un incontro alla Thun Spa, che vende prodotti per la casa, per la cucina ma anche gioielli, accessori, bomboniere, articoli per bambini.

Oltre al Valecenter di Marcon, alla cessata attività, seppur con date diverse ed entro, comunque, il 30 giugno 2024, sono interessati altri 21 punti vendita su scala nazionale e veneta, tra cui Thiene (Vicenza), per un totale di 77 dipendenti coinvolti. E la decisione è stata presa il 28 dicembre scorso, senza però, che i lavoratori e le organizzazioni sindacali ne fossero a conoscenza. Così, martedì mattina, le quattro del Valecenter di Marcon sono state convocate dal responsabile del punto vendita Thun Spa e la sorpresa dentro la calza non è stata tra le più piacevoli: a maggio si chiude. “Siamo sconcertati per tale decisione – spiega Coco – comunicata in questo modo. Non solo, non siamo mai stati messi a conoscenza di questa possibilità né abbiamo mai avuto delle avvisaglie. Stiamo parlando di un marchio importante, con centinaia di punti vendita in tutta Italia e siamo sbigottiti su come considera i propri dipendenti”. Femca Cisl Venezia si dice preoccupata per il futuro degli altri punti vendita provinciali e non esclude delle iniziative future contro il provvedimento di chiusura. “La questione è già sul tavolo delle segreterie nazionali – prosegue Coco – e attendiamo con ansia l’evolversi della vertenza. Per noi, la salvaguardia occupazionale è importante”.