Il segretario generale Luigi Sbarra giovedì 20 giugno alle 10.00 a Treviso per l’inaugurazione

 

Sarà intitolata a Giuseppe Corazzin la nuova sede della Cisl di Treviso di viale della Repubblica, a Villorba, che sarà inaugurata il prossimo 20 giugno alle 10.00 alla presenza del segretario generale della Confederazione Italiana Sindacati Lavoratori Luigi Sbarra.
A un anno dalle celebrazioni per il centenario della scomparsa (18 novembre 1925), è al sindacalista e giornalista trevigiano originario di Arcade che la Cisl dedica la sua nuova “casa”: oltre duemila metri quadrati su tre piani e un interrato, in un edificio efficiente dal punto di vista energetico, accessibile ai disabili e con ampio parcheggio libero. Un cambio epocale per la Cisl trevigiana, che dopo 60 anni ai primi di aprile di quest’anno ha lasciato la vecchia sede di via Cacciatori del Sile, trasferendosi nel nuovo immobile e riunendo sotto un unico tetto tutti i servizi, gli sportelli, i recapiti delle Federazioni di categoria e delle associazioni, gli uffici amministrativi, istituzionali e informatici, Caf e Patronato Inas.
“La nuova casa Cisl che abbiamo aperto da due mesi grazie ad uno sforzo organizzativo importante che ha coinvolto ad ogni livello tutta la confederazione territoriale – commenta il segretario generale della Cisl Belluno Treviso Massimiliano Paglini – sta dando grande soddisfazione per l’efficienza della struttura e per l’operatività interna, ma anche perché aumentano di giorno in giorno le persone che si rivolgono a noi per tutele, servizi, informazioni e assistenza. Abbiamo scelto di dedicare la nuova sede a Giuseppe Corazzin, tra i fondatori del libero sindacato, la CIL, precursore della CISL, ma anche libero giornalista, grande formatore, politico nel vero e profondo siginifcato di questa parola. Corazzin è una figura che merita di essere ricordata per il coraggio, l’integrità, l’onestà e le forme di lotta che attuò per difendere la giustizia, la libertà e la carità. Pagò con la propria vita la scelta di raccontare la verità sul regime nazifascista e di combatterlo fino in fondo, con intelligenza e fermezza. Dedicargli la sede nel centenario della morte di Giacomo Matteotti è motivo di orgoglio perché ci consente di riaffermare con forza il valore dell’antifascismo e di chi ha ha dato la vita per la libertà e la democrazia”.