Continua la campagna per dire no ai prodotti sintetici e sì ad una sana alimentazione che vede in prima linea Coldiretti, Fondazione Campagna Amica, Filiera Italia e World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e molte altre associazioni tra cui la FIMP Federazione Italiana Medici Pediatri con 5000 professionisti. A fianco tutte le articolazioni della struttura, tecnici, produttori, senior, donne, coinvolti in un impegno corale a sostegno del “Made in Italy”.
Questa mattina a sottoscrivere la petizione è arrivato in Coldiretti a Mestre in via Torino 180 anche il Senatore Raffaele Speranzon. “Condivido la battaglia di Coldiretti – ha affermato Speranzon – mi impegnerò a portare avanti questa importante iniziativa a sostegno del cibo naturale a difesa del lavoro delle imprese e della salute dei cittadini” .
“Stiamo coinvolgendo i cittadini spiegando quanto sia insidiosa la minaccia dei cibi artificiali che nelle intenzioni dei loro produttori sono destinati a sostituire a tutti gli effetti quelli naturali” spiega il direttore di Coldiretti Venezia Giovanni Pasquali.
La partita infatti si fa subito impegnativa, è di ieri la notizia che per la prima volta negli Stati Uniti è stata autorizzata, per il consumo umano, la “carne” in provetta. A renderlo noto sono stati Coldiretti e Filiera Italia dopo l’annuncio avvenuto ieri della Food and Drug Administration (Fda) di aver approvato un prodotto a base di carne ottenuto da cellule animali proposto dalla Upside Foods, un’azienda che produce “pollo” sintetico raccogliendo cellule da animali vivi che vengono moltiplicate in un bioreattore. Si tratta – sottolineano Coldiretti e Filiera Italia – della prima autorizzazione al consumo umano di cibi in provetta rilasciata dall’Autorità alimentare statunitense che rischia di aprire la strada a scenari preoccupanti. Ecco che Coldiretti sta procedendo con determinazione con la raccolta firme per fermare questa deriva che vede il latte ottenuto con la fermentazione di proteine animali, il miele di sintesi che non ha nemmeno visto né api né alveari, così la carne coltivata nei bioreattori, l’olio ricavato da microorganismi e avanti di questo passo mettendo a repentaglio l’intera filiera dell’agroalimentare con conseguente abbandono delle campagne da parte degli agricoltori.
Per tutti i cittadini che vorranno sostenere l’inziativa di Coldiretti è predisposto un info point al mercato agricolo coperto di Mestre in via Palamidese 3/5 durante l’orario di apertura del mercato il martedi e sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00, oltre che in tutte le sedi di Coldiretti.
La demonizzazione di bistecche, braciole, prosciutti, salami, formaggi espressione della tradizione, qualità, identità, coincide in maniera evidente con la propaganda del passaggio a una dieta unica mondiale, dove il cibo sintetico si candida a sostituire quello naturale. Si tratta infatti di una profonda contraddizione che colpisce le tipicità tradizionali, che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che rischiano invece di essere condannate all’estinzione mentre – ad esempio la ‘carne in provetta” ottenuta in laboratorio da cellule in vitro – è oggetto di forti investimenti. Questo nuovo business nasconde rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali – conclude Pasquali – dirette a sconvolgere il sistema agroalimentare mondiale e a minare le basi della dieta mediterranea. Serve, dunque, un segnale chiaro dall’Unione Europea che deve dimostrare di stare dalla parte giusta”.