Si sono concluse ieri, sabato 29 agosto, le attività di Giffoni Film Festival, il più importante festival del cinema per ragazzi al Mondo, ideato da Claudio Gubitosi e giunto quest’anno a celebrare i 50anni di storia.
Già da alcuni anni, le attività di Giffoni stanno coinvolgendo il territorio sandonatese e per quest’anno, causa pandemia da Covid 19, le attività si sono allargate a ben 51 hub internazionali, con San Donà a distinguersi sugli altri grazie alla presenza più numerosa di ragazzi coinvolti, oltre un centinaio.
Le attività, come da tradizione, hanno riguardato la visione e la votazione dei film in concorso. Sono ben 47 le pellicole internazionali valutate quest’anno dalle giurie di ragazzi. Le tematiche delle produzioni selezionate hanno riguardato la ricerca dell’identità, la complessa relazione genitori-figli, la lotta per i diritti, la violenza, l’amore e la solitudine, ma anche l’omofobia, il razzismo e il rapporto con il diverso.
hanno quindi fatto seguito i dibattiti e gli incontri con i talent e i registi, il tutto in collegamento diretto con Giffoni Valle Piana, vivendo da protagonisti l’esperienza e le emozioni del Festival.
Tre le fasce d’età di giurati coinvolte in questa prima fase del festival: +13, +16 anni dal 18 al 24 agosto, e +18 anni dal 25 al 29 agosto, che grazie all’opportunità di Giffoni hanno avuto modo di far parte della magia del festival, definito da François Roland Truffaut “il più necessario di tutti i festival del cinema”.
Tanti anche gli ospiti incontrati grazie ai collegamenti video, tra essi ricordiamo le star internazionali Richard Gere, Sylvester Stallone, Glen Keane e quelle italiane: Max Giusti, Pinguini Tattici Nucleari e Erri de Luca.
La giornata di chiusura, sabato 29 agosto, ha visto infine la presenza a Giffoni di Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto di Portogruaro. La vita del ragazzo è cambia per sempre durante una serata come tante in compagna della sua fidanzata, quando il 3 febbraio 2019, per uno scambio di persona, è stato ferito alla schiena durante una sparatoria, vedendo infrangersi in un colpo tutti i suoi sogni.
La storia di Manuel aveva commosso il Paese, entrando nei cuori degli italiani proprio per quel sorriso che lo contraddistingue, e per quel carattere così risoluto di cui tutti i media continuano a parlare, prendendolo come un esempio.
Positivo il suo incontro con i giovani giurati: «siete senza peli sulla lingua, ed è una cosa che mi rende felice – ha subito detto ai giffoner –. Sembra di conoscervi da sempre, mi fate sentire il vostro fratello maggiore e la verità che traspare dai vostri occhi e dalle vostre domande è una carezza sincera».
Senza esitare, Bortuzzo ha scelto di raccontarsi a loro, con il cuore appassionato, sincero. «Ci sono cose a cui non sei preparato, non puoi esserlo. La passione che ho dentro mi ha spinto a non mollare, mi ha sempre portato oltre qualsiasi cosa. Sono in una situazione in cui non vorrei essere ma ho tanti sogni e voglio realizzarli tutti. Voglio prendermi tutto».
Un’esperienza unica quella del Festival, che da cinquant’anni ospita oltre 5mila ragazzi provenienti da tutto il mondo nelle giurie di valutazione dei film. Quest’anno, nell’edizione del 50anniversario, sarebbero stati oltre 7mila, ma la pandemia ha solo rimandato i festeggiamenti. Da questa situazione che ha cambiato le abitudini del mondo intero, però, è nata l’opportunità di coinvolgere maggiormente i ragazzi nei loro stessi territori, grazie alla creazione delle Hub internazionali.
«È stata un’ottima esperienza per i nostri ragazzi – spiega Vincenzo Sabellico, direttore di Giffoni San Donà di Piave Experience – che hanno avuto la possibilità di poter guardare e valutare grandi film internazionali in uscita e interagire poi in conference call con gli ospiti nazionali e internazionali».
Quella appena conclusa è solo la prima tappa delle attività di questa edizione, «la prossima fase – continua Sabellico – si terrà a ottobre e avremo come ospite in città il direttore e fondatore di Giffoni Film Festival, Claudio Gubitosi. L’ultima tappa che vedrà coinvolto il territorio, per quest’anno, sarà invece quella di dicembre, dove ospiteremo la giuria dei +6 e +10 anni».
Le soddisfazioni per l’Hub di Giffoni San Donà di Piave Experience non finiscono qui. «Altra grande soddisfazione di questi giorni, è l’invito che ci è arrivato dalla Regione Veneto, che il 5 settembre ci ospiterà alla 77a mostra internazionale del cinema di Venezia, per presentare le attività svolte in questi anni a San Donà di Piave».
Giffoni Film Festival, non è solo un evento dedicato ai ragazzi, ma anche realizzato grazie al loro importante supporto e impegno. A San Donà di Piave, infatti, è numeroso il gruppo di lavoro animato dal grande entusiasmo che sottende l’organizzazione.
«Le attività coinvolgono vari gruppi di lavoro: produzione e grafica, eventi, segreteria, cog, comunicazione e social – spiega la professoressa Donatella Dalla Valle, referente del gruppo produzione –. Complessivamente sono stati coinvolti circa 30 ragazzi, a vario tipo, dall’accoglienza alla produzione dei contenuti, alla loro comunicazione attraverso i canali facebook, instagram e il sito web. In questo modo abbiamo occupato gli studenti facendogli anche mettere a frutto le competenze acquisite nelle varie tipologie di scuole. Ricordiamo infatti che questo progetto coinvolge quasi tutti gli istituti della rete di scuole di San Donà.
I ragazzi sono quindi protagonisti appieno di questo particolare evento, coinvolgendoli dalle fasi preparatorie fino al termine del festival, con il gruppo produzione che si occupa di realizzare tutte le riprese dei vari momenti di rilievo, effettuando poi i montaggi e in collaborazione con il gruppo comunicazione e social pubblicizza tutta l’attività fatta a San Donà.
È un evento che sul campo è durato circa due settimane, rendendo protagonisti sia i ragazzi che compongono le giurie di valutazione dei film, ma anche quelli dei vari gruppi che hanno svolto tutti questi incarichi».