Contributo d'accesso 2025, la conferenza stampa di presentazione
Contributo d'accesso 2025, la conferenza stampa di presentazione

È stato presentato questa mattina a Ca’ Farsetti dal sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, insieme agli assessori al Bilancio Michele Zuin e al Turismo Simone Venturini, il calendario 2025 relativo alla disciplina del contributo d’accesso. Si tratterà complessivamente di 54 giornate.

Si inizierà con un blocco unico dal 18 aprile al 4 maggio, per poi proseguire a maggio (9 e 10, 11 e 16, 17,18 ,23,24,25 e 30,31), giugno (1,2 e 6,7,8 e 13,14,15 e 20,21,22 e 27,28,29) e luglio (4,5,6 e 11,12,13 e 18,19,20 e 25,26,27). In totale sono 54 giornate, rispetto alle 29 del 2024. Il contributo sarà dovuto dalle ore 8:30 alle ore 16.

Rispetto alla sperimentazione del 2024, il contributo di accesso sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno del suo arrivo mentre sarà di 10 euro per chi prenota dal terzo giorno antecedente alla visita. Il provvedimento, che prende origine dalla legge di Bilancio del 2019, poi aggiornata nel 2021, ha l’obiettivo di definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e di disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della Città.

“Venezia è in prima linea nell’affrontare l’overtourism – ha esordito il sindaco Luigi Brugnaro – la prenotabilità ci ha permesso di avere i numeri delle presenze su questa città, numeri che non abbiamo mai avuto a disposizione prima e che ci danno informazioni molto interessanti. La sperimentazione ha funzionato e ora possiamo andare avanti mantenendo il periodo ma aumentando le giornate. L’obiettivo è sempre quello: definire un nuovo sistema di gestione dei flussi turistici e disincentivare il turismo giornaliero a Venezia in alcuni periodi, in linea con la delicatezza e unicità della città, per garantirle il pieno rispetto che si merita. Siamo la città che è pioniera in questo senso e tutto il mondo ci guarda”.

L’amministrazione comunale, sulla base della legge di bilancio, ha approvato un primo regolamento nel 2019 e successivamente uno nel 2023 a cui segue una delibera di giunta comunale del 24 ottobre 2024.

“Nel regolamento non vengono modificate sostanzialmente le esclusioni e le esecuzioni – ha spiegato l’assessore al Bilancio Michele Zuin – con la sperimentazione abbiamo verificato il funzionamento eccellente della piattaforma formata da Venis, sistema che ha funzionato molto bene, che non ha riscontrato crash. Per il 2025, sempre con l’obiettivo di non fare cassa, ma di regolare gli escursionisti giornalieri, manteniamo lo schema del 2024 ma passiamo da 29 a 54 giorni, da metà aprile fino a fine luglio”.

Durante la sperimentazione del 2024 sono stati 194 i paesi di provenienza delle chiamate verso i servizi CDA. L’Italia è al primo posto con circa il 60 per cento delle visite, seguita dagli Stati Uniti (6 per cento), Germania (4,5 per cento) e Francia (4 per cento). Secondo lo studio affidato al Ciset, le visite durante la sperimentazione del 2024, sono state mediamente prenotate con un buon anticipo e l’obbligo di acquisire l’esenzione ha influito, con una leggera riduzione, sui flussi degli escursionisti veneti. Il contributo di accesso in sé non può certamente essere sufficiente al governo dei flussi turistici, ma il sistema creato per implementarlo costituisce una base per una futura serie di azioni integrate. Sempre secondo lo studio del Ciset, il sistema del CDA appare decisamente utile per introdurre il concetto di prenotabilità della propria presenza in città e dei servizi presso i potenziali visitatori.

“In un arco temporale molto breve questa Amministrazione ha messo in campo una lista lunga di provvedimenti per affrontare questo tema, che hanno come comune denominatore la ricerca di un diverso equilibrio tra chi vive, lavora, studia e visita in questa città – ha aggiunto l’assessore al Turismo Simone Venturini – Il fatto che Venezia sia pioniera e all’avanguardia in questo senso lo dimostra che negli ultimi mesi il resto del mondo, da Formentera a Kyoto, citofona costantemente all’Amministrazione per sapere quali provvedimenti facciamo, come li portiamo avanti e come li decliniamo nei principi normativi nazionali e internazionali”.

Contributo

Rispetto alla sperimentazione del 2024, il contributo di accesso sarà di 5 euro per chi prenota entro il quart’ultimo giorno del suo arrivo mentre sarà di 10 euro per chi prenotata dal terzo giorno antecedente alla visita. Anche per il 2025, il contributo sarà applicato solo alla Città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, la Certosa, San Servolo, S. Clemente, Poveglia. Non è dovuto per chi transita a piazzale Roma, Tronchetto o Stazione Marittima, senza accedere alla città antica. Riscossione Il “cuore del sistema” sarà la piattaforma multicanale e multilingua, realizzata da Venis Spa. La riscossione avverrà direttamente dal Comune di Venezia, soprattutto attraverso una web-app raggiungibile all’indirizzo https://cda.ve.it accedendo alla quale si potrà ottenere il titolo (QR Code) da esibire in caso di controlli. Il titolo attesta il pagamento del contributo o la condizione di esclusione/esenzione e andrà sempre conservato con sé.

Chi dovrà pagare il contributo di accesso

Nello specifico si è stabilito che il Contributo di accesso dovrà essere corrisposto da ogni persona fisica, di età superiore ai 14 anni, che acceda alla Città antica del Comune di Venezia, salvo che non rientri nelle categorie di esclusioni ed esenzioni. In linea generale, il contributo sarà richiesto ai visitatori giornalieri che non soggiornano in strutture poste nel Comune di Venezia. Chi sarà escluso dal pagamento A norma di Legge, non dovranno pagare il Contributo di accesso i residenti nel Comune di Venezia, i lavoratori (dipendenti o autonomi), anche pendolari, gli studenti di qualsiasi grado e ordine di scuole e università che hanno sede in Città antica o nelle Isole minori, i soggetti e i componenti dei nuclei familiari di chi risulta aver pagato l’IMU nel Comune di Venezia.

Chi sarà esentato dal pagamento

Sono esentati dal pagamento del Contributo di accesso tutti coloro che soggiornano in strutture ricettive situate all’interno del territorio comunale (turisti pernottanti), i residenti nella Regione Veneto, i bambini fino ai 14 anni di età, chi ha necessità di cure, chi partecipa a competizioni sportive, forze dell’ordine in servizio, il coniuge, il convivente, i parenti o affini fino al 3° grado di residenti nelle aree in cui vale il Contributo di accesso, ed una serie ulteriore di esenzioni previste nel Regolamento. Esenzione anche per i visitatori del Salone Nautico Venezia (30/05-02/06) e per i partecipanti alla Vogalonga (08/06).

Sanzioni

L’Amministrazione comunale può utilizzare gli strumenti previsti dalla normativa per il recupero dell’evasione ed elusione ed in particolare effettuare verifiche, ispezioni e sopralluoghi mediante personale a ciò autorizzato nei principali punti di accesso della Città. La sanzione amministrativa con possibilità di denuncia ai sensi del Codice penale e delle leggi speciali in materia a chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, formi atti falsi o ne faccia uso nei casi previsti dal Regolamento. Le somme non versate entro il termine indicato nell’atto notificato sono riscosse coattivamente secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia tributaria.