Il Comando Compagnia Carabinieri di Mestre continua ad effettuare incessanti servizi straordinari orientati al controllo di tutte le aree della città e delle zone residenziali, comprese quelle del Miranese.
I Carabinieri della Stazione di Mestre in particolare, hanno tratto in arresto in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare in carcere S.N., classe 1999, già noto alle forze dell’ordine poiché in quota ad un gruppo di giovanissimi sospettato di imperversare nella terraferma proprio su obiettivi quali scuole, parcheggi e piazze della “movida” al fine di perpetrare furti o effrazioni. Il giovane è ritenuto infatti responsabile di una serie di furti avvenuti tra settembre ed ottobre 2021, in Mestre in particolare nelle pertinenza di alcuni plessi scolastici, dove – approfittando della grande concentrazione di studenti – si impossessava di monopattini elettrici e di uno scooter in una impressionante serie di episodi. I militari della Stazione di Mestre hanno ricostruito, tramite estrapolazione di immagini di videosorveglianza e loro analisi – corredate dai riscontri testimoniali raccolti, diversi gravi episodi verificatisi nell’ultimo periodo tra Mestre e Marghera, evidenziando il medesimo modus operandi posto in essere dall’arrestato, appena adolescente ma già dotato di una spiccata indole criminale, nei confronti del quale l’Autorità Giudiziaria – valutata la bontà degli accertamenti – emetteva la misura cautelare della massima gravità, ponendo fine di fatto alle scorribande sin qui poste in essere. I Carabinieri, dopo attenta opera di ricerca ed individuazione, arrestavano quindi il giovane, accompagnandolo in carcere per scontare la misura.
Altra coppia di predatori è stata individuata ed arrestata in flagranza di reato all’alba, quando è stata sorpresa aggirarsi in Corso del Popolo a Mestre, in particolare attorno ad un negozio di una ditta di restauri. L’opera dei due si interrompeva però bruscamente con l’arrivo della pattuglia dei Carabinieri di pronto intervento che li sorprendeva proprio nell’atto di forzare la porta di ingresso. Chiaramente i Carabinieri capivano subito di essere di fronte a classici “topi d’appartamento” o in questo caso “di negozio” e li bloccavano. I due, che risultavano già censiti proprio per reati contro il patrimonio, avevano all’interno dello zaino tutti gli attrezzi necessari alle effrazioni, posti in sequestro. Scattava quindi per L.N. 29enne e P.N. di due anni più giovane lo stato di arresto in flagranza per furto aggravato ed espletate le formalità di rito, la messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’espletamento del processo per direttissima. L’arresto è stato convalidato in mattinata.
Altri due pregiudicati, sempre nel corso di specifici servizi volti al contrasto dei reati predatori nel Miranese, sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria di Venezia poiché sorpresi alla fermata ACTV in Mirano con due zaini pieni di cacciaviti, pinze, torce e refurtiva. A loro carico elementi che inducono a farli ritenere responsabili di possesso di grimaldelli e strumenti utili allo scasso e ricettazione, essendo stati trovati in possesso di svariati smartphone, risultati poi oggetto di furto avvenuto sempre in Mirano. Tutto il materiale è stato posto in sequestro.
A corollario di questi interventi risolutivi, le altre pattuglie impegnate sul territorio individuavano e denunciavano in stato di libertà due minori di etnia Rom che si rendevano responsabili di indebito utilizzo di carte di pagamento; in particolare venivano sorpresi presso un Postamat di Marghera con 20 carte Postepay intestate a prestanome, utilizzate per perpetrare verosimilmente truffe telematiche, talché ai due veniva anche sequestrata una discreta somma di denaro.