La Regione Veneto ha adempiuto con diligenza e correttezza all’applicazione delle varie normative nazionali in materia di gestione del Covid in ambito ospedaliero.

E’ quanto emerso ieri, a Palazzo balbi, sede della Giunta regionale a Venezia, dove l’Assessore alla Sanità ha incontrato i componenti dell’Unità Monitoraggio-Coordinamento-Audit, tutti militari facenti parte della struttura nazionale del Commissario per il Covid.

L’unità, dopo essere stata in Abruzzo, Campania, Toscana, Umbria, Marche, Lazio ed Emilia Romagna, è ora per qualche giorno in Veneto, dove si recherà in alcuni ospedali di varie Ullss per un programma di visite volto a monitorare, presso tutte le Regioni e PA, lo stato d’attuazione dell’art.2 del DL34 ed è composta da sei ufficiali delle Forze Armate.

Portando agli ospiti il saluto del Presidente della Regione, impossibilitato a presenziare, l’Assessore ha ringraziato la struttura commissariale per la “continua e preziosa collaborazione con la Regione, che non è mai mancata e che ci ha fatto sentire meno soli nella battaglia contro il virus. Lavorando con uno straordinario spirito di squadra – ha aggiunto – abbiamo ottenuto risultati fondamentali nell’organizzare l’assistenza ai milioni di cittadini che hanno contratto il Covid. Come Veneto stiamo rispettando tutti i tempi dati dalla programmazione nazionale e di recente abbiamo anche approvato il nuovo Piano Pandemico Regionale, fatto discendere da quello nazionale”.

L’Unità commissariale cesserà il suo compito il 31 dicembre prossimo, quando la competenza passerà in capo al Ministero della Salute, e oggi gli ufficiali presenti hanno tenuto a sottolineare che “Siamo qui a rendere merito a una Regione che ha lavorato bene e che presenta dati non usuali da vedere in varie altre parti del Paese”.

L’Unità avrà, tra l’altro, il compito di monitorare la gestione degli strumenti contrattuali predisposti dalla Struttura Commissariale, di autorizzare i trasferimenti e i rimborsi delle quote chieste dai Soggetti Attuatori, di fornire il nulla osta alle proposte di rimodulazione in coordinazione con il Ministero della Salute, di monitorare l’attuazione dei singoli interventi in coordinamento con il Ministero della Salute.