La Spiaggia di Jesolo - Foto di repertorio
La Spiaggia di Jesolo - Foto di repertorio

Agosto riporta il sorriso agli albergatori jesolani, il Covid non ferma l’estate. I primi dati dicono che ad agosto Jesolo ha fatto registrare un’occupazione alberghiera in linea con il 2019, Ferragosto da tutto esaurito, presenza di stranieri vicina al 50%, con prevalenza di quelli di lingua tedesca, settembre con l’incognita meteo e prenotazione “sotto data”. Sintesi del bilancio tracciato dall’Associazione Jesolana Albergatori, per quanto riguarda l’occupazione alberghiera. Insomma, chi già pochi mesi fa si era fasciato la testa, adombrando una stagione persa, adesso dovrà rivedere le sue parole.

I dati delle rilevazioni H-Benchmark hanno fatto registrare percentuali da quasi tutto esaurito nelle due settimane centrali di agosto (con un 100% raggiunto nella notte tra sabato 15 e domenica 16 agosto). Complessivamente, i dati dei primi 25 giorni di agosto risultano essere in linea con quelli dello scorso anno (-0,8 punti percentuali di occupazione, a fronte di un calo molto contenuto dei ricavi medio camera). La presenza di stranieri è stata, di media, del 46,2% (nella prima settimana di agosto gli stranieri hanno superato gli italiani, anche con punte del 65%), così suddivisi: 15% Germania, 11,8% Austria, 7,2% Svizzera.

Per quanto riguarda l’ultimo fine settimana di agosto, la previsione è per una occupazione dell’88%, ma molto dipenderà anche dalle condizioni meteo, che in questo momento non sembrano favorevoli alla vacanza in spiaggia.

L’attenzione è ora concentrata tutta sul mese di settembre. “Soprattutto i primi quindici giorni del mese – ha spiegato il presidente Aja, Alberto Maschio – saranno importanti per definire l’andamento complessivo di questa stagione (che allo stato attuale sta facendo registrare una flessione complessiva del 50%) così particolare e che, fino ad ora, ha risposto forse meglio delle aspettative con una Jesolo che ha confermato la sua leadership nell’ambito delle località turistico-balneari dell’Alto Adriatico. Fare delle previsioni in questo momento è particolarmente difficile, anche in considerazione della tendenza di quest’anno di prenotare molto sotto data. Da questo punto di vista molto dipenderà anche dal meteo, che potrà condizionare la scelta dei turisti, soprattutto quelli d’oltre confine. Quest’anno, inoltre, ci verranno a mancare i gruppi, che contribuivano molto nella coda di stagione”.

Nel 2019 si erano registrati dei picchi di occupazione a metà settembre di quasi il 98%, complici anche alcuni importanti eventi, come lo Jesolo Air Show, con l’esibizione delle Frecce Tricolori. “E gli eventi in programma quest’anno – conclude Maschio – almeno al momento non sembrano in grado di creare quel tipo di aspettative e di rappresentare un vero volano per il finale di stagione. Pur capendo, e in alcuni casi condividendo, la difficile situazione nella quale sono state fatte alcune valutazioni e prese determinate decisioni, una puntuale e condivisa programmazione sarebbe stata utile per creare un certo tipo di volano, che gli eventi ora in calendario non stanno garantendo”.