Tra le evidenze, presentate ieri dall’Osservatorio della Camera di Commercio di Treviso – Belluno, il commercio al dettaglio risulta il settore più penalizzato: -200 sedi di imprese e persino le filiali risultano in lieve contrazione (-11). Tra le tipologie di esercizi commerciali i più interessati sono le botteghe tradizionali monoprodotto e di piccola dimensione (1-5 addetti). In espansione i servizi alle imprese ed alla persona.

“Il dato- commenta il presidente di Unascom-Confcommercio Federico Capraro– è in linea con le nostre rilevazioni e conferma una tendenza in atto da anni. Il piccolo commercio risente del calo demografico, dell’impoverimento dei centri storici e del proliferare della Grande Distribuzione, delle vendite on line. La bottega tradizionale- prosegue Capraro- è un presidio che va tutelato e valorizzato, con un ruolo sociale ed economico ben definito ed irrinunciabile. Prossimità e sottocasa saranno le sfide del futuro per le nostre città ed i nostri paesi: su questo è già partito il confronto col Governo regionale per arrivare in tempi brevi ad una legge che preveda un sostegno strutturale al piccolo commercio. Al calo del commercio, fa da contrappeso l’espansione dei servizi alle imprese: +188 sedi e +54 filiali, cui si aggiungono i servizi alla persona, a conferma di una terziarizzazione sempre più marcata dell’economia e della necessità di adeguare sempre più i profili professionali”.