Con una lettera indirizzata al ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova e a tutti i gruppi parlamentari di Camera e Senato, l’assessore della Regione Veneto Giuseppe Pan invita a non dare corso alla proposta di allungare i termini di scadenza del latte fresco. “Tutto il sistema veneto degli allevatori – scrive Pan, facendosi interprete dell’allarme lanciato da Aprolav, Latterie Vicentine, Lattebusche e Latteria Soligo – è preoccupato per il possibile inserimento strumentale dell’allungamento della data di scadenza del latte fresco nelle norme funzionali a limitare i danni derivati al sistema produttivo nazionale dalla pandemia in corso. Questa proposta, fatta approfittando della crisi e delle difficoltà causate dall’epidemia di Covid 19, minaccerebbe seriamente il  lavoro dei nostri produttori”.

E’ vero che in questo momento, la chiusura di bar, ristoranti, pizzerie e agriturismi, ha fatto venir  meno uno dei tradizionali canali di distribuzione e consumo del latte fresco, ma nel contempo l’incremento del volume di vendite della grande distribuzione e dei negozi di vicinato dimostra che la domanda dei consumatori si è modificata. “Allungare la data di scadenza del latte ‘fresco’, fino a 10 giorni dalla mungitura – osserva Pan – mortificherebbe il prodotto dei sistemi produttivi locali, che hanno saputo fidelizzare consumatori e filiere di vendita, a genererebbe confusione tra i consumatori, che farebbero fatica a distinguere sugli scaffali il latte fresco da altre tipologie di prodotto, come il latte a lunga conservazione e quello microfiltrato”.

“L’ulteriore contraccolpo temuto dai produttori locali sarebbe, inoltre – sottolinea l’assessore all’Agricoltura del Veneto – incentivare l’ingresso di latte fresco prodotto all’estero, penalizzando ulteriormente il prodotto territoriale che proprio in questo momento va sostenuto”.

“Non snaturiamo le caratteristiche del latte fresco”,  conclude Pan, che invita la titolare del ministero per le politiche agricole a “mantenere invariata la normativa di settore da possibili imminenti proposte emendative, per dare risposte concrete e rassicuranti a tutta la filiera del latte, allevatori e realtà produttive locali, impegnati da sempre a valorizzare la sostenibilità ambientale, economica e sociale dei nostri territori”.