Il Consorzio #bio nasce dal desiderio dei soci di poter rendere più fruibile l’utilizzo delle tecniche
biologiche e biodinamiche utilizzate in viticoltura ed agricoltura, ma soprattutto dalla necessità di fare
chiarezza in materia, grazie all’informazione, formazione e comunicazione che esso si prefigge come
scopi.
Ad un primo sguardo, risulta chiaro che oggi la situazione legata alla produzione agricola ed al consumo
dei prodotti agricoli sia sempre più attento, ma le conoscenze riguardo a quanto si fa direttamente sul
campo sono spesso carenti. Non solo per il consumatore finale, ma a volte risultano di difficile accesso
anche ai produttori.
Il Consorzio #bio si propone quindi di creare una rete senza limiti territoriali in cui le attività sostenibili,
non solo legate alla viticoltura, possano svilupparsi in serenità e con l’appoggio dei vari soci, in modo
tale da diffondere sempre più il rispetto per la Terra su cui viviamo, lavoriamo e passiamo il nostro
tempo.
Partendo dal comunicare con occhi più attenti cosa voglia dire biologico e biodinamico, come si lavori
con le tecniche previste, puntando anche sulle differenze tra metodi convenzionali e metodi bio, il
Consorzio ha lo scopo di informare sia i produttori sia i consumatori e di tutelarli. Basilare è infatti la
formazione in campo, gli investimenti su ricerca e gli studi applicati, poiché i vantaggi di queste pratiche
sono sempre più visibili e l’intento è quello di aumentarli e renderli più fruibili in tutti gli ambiti lavorativi.
Fare rete è infatti creare un sistema all’interno del quale anche il singolo, piccolo produttore, possa
avvalersi delle tecniche migliori a costi competitivi, in modo tale che già chi sta operando in tal senso, ma
trova difficile la conversione totale, o chi ne avrebbe l’intenzione, ma rinuncia per i costi elevati, possa
dedicarsi ad un tipo di attività che produca sempre più vantaggi per tutti, nel rispetto della Terra, dei suoi
lavoratori e dei consumatori dei prodotti che ne derivano.
Attraverso il sistema, infatti, si abbattono le barriere territoriali, potendo mettere in contatto realtà distanti
ma simili, si abbattono i costi, potendo sostenere al meglio le spese, si migliora la presenza sul mercato,
facendo fronte nel migliore dei modi alla domanda in continuo aumento, e si sostiene il territorio di
appartenenza, educando il consumatore.
La comunicazione è di fondamentale importanza, poiché veicola le informazioni corrette e fornisce
chiarezza, ma aiuta anche ad affrontare al meglio i diversi mercati di riferimento. Il Consorzio infatti si
prefigge di guardare sia la filiera che crea il prodotto, ma anche quella a cui ci si interfaccia per
venderlo.
E le barriere che si prefigge di abbattere non sono solo geografiche, ma anche di categoria. Non solo
vino, ma tutti i prodotti agricoli e le attività sostenibili che a questo mondo si agganciano.
#bio è quindi un punto di partenza, non l’arrivo, da cui gli investimenti per la formazione e la ricerca
approfondiranno ed arricchiranno e diffonderanno le conoscenze in nostro possesso.