Daniele De Rossi, allenatore della SPAL - foto: Andrea Pattaro@Vision
Daniele De Rossi, allenatore della SPAL - foto: Andrea Pattaro@Vision

Le dichiarazioni di Mister Daniele De Rossi, allenatore della SPAL, in conferenza stampa al termine della partita persa al Penzo contro il Venezia FC.

Mister De Rossi, di fronte a questo risultato, a questo primo tempo, qual è il suo parere?

”Le spiegazioni, per il risultato e per la prestazione, sono diverse. Il risultato? Frutto di cose che concedi e che non puoi concedere. La spiegazione? È che è colpa mia. Da quando sono qui, ho sempre ringraziato i giocatori per l’impegno, sto sempre dalla loro parte, a prescindere dal risultato. Ma oggi, per la prima volta, non posso farlo. Il primo tempo che abbiamo disputato è stato inspiegabile. Troppe seconde palle perse, troppo poca l’intensità messa. Quando la squadra gioca così sotto tono, con tutti quanti al di sotto delle proprie possibilità per giocare fare i calciatori, è una situazione poco incoraggiante. Io ho sempre trovato lati positivi, ad ogni sconfitta. Ma oggi non ci riesco, e non mi accontento della prestazione del secondo tempo, perché il primo tempo disputato oggi mi fa male. Ovvio che doveva esserci una reazione, ma non basta. La partita di oggi avremmo potuto pareggiarla, ma se ci manca il sangue, vuol dire che ho sbagliato qualcosa. Sono innanzitutto responsabile e dispiaciuto”.

Avete un’idea di come poterne uscire, da questa situazione?

”Due settimane fa saremmo stati salvi. E’ un peccato quello che ho visto nel primo tempo. Come se ne esce? Se ne esce, sembra ridicolo dirlo, continuando a lavorare più forte, più intensamente, toccando altre corde. Finora non ci era mai mancato un certo istinto, si vede che devo stimolarlo e rimettermi in carreggiata, perché evidentemente ho sbagliato qualcosa”.

Assumendosi queste responsabilità, pensa a qualche decisione?

“Adesso come adesso, sento amarezza, perché abbiamo perso parecchie partite. Secondo me abbiamo dei limiti, sotto mille punti di vista, li ho anch’io, ma se manca lo spirito, non vinci le partite, in nessuna squadra e in nessuna categoria, non in A, né in B, né in C. Se la squadra gioca male e non lotta è colpa mia, punto”.

Non crede che in questo momento la SPAL stia concedendo troppo a centrocampo?

”Non penso sia stato quello il motivo della brutta prestazione odierna. Tatticamente abbiamo fatto meglio nella ripresa, come ho detto. Ho pensato di mettere giocatori più offensivi, ma non penso che abbiamo subito goal e perso la partita perché eravamo in una situazione di squilibrio”.

Possiamo aspettarci un cambio di modulo nelle prossime partite?

”Possiamo aspettarci di tutto, come in ogni partita. Adesso analizzeremo bene il Como, analizzeremo come stanno i nostri difensori. A volte sono scelte radicali che si prendono anche in base alle qualità dell’avversario. Adesso è un po’ presto per dirlo. Ripeto: la prestazione non è stata sufficiente per via dello spirito che ci è mancato, ed è stata colpa mia”. 

Analizzando gli episodi, che cosa può dire?

“Sul tiro di Tessmann, in occasione del primo goal che abbiamo subito, forse c’è stato un nostro giocatore là, in contrasto, ma dovrei riguardare l’episodio. Forse c’era un fallo. Ma non me la sento di parlare dell’arbitro, oggi”.

Tantissimi i vostri tifosi presenti oggi al Penzo, che hanno dichiarato di voler incontrare stasera squadra e società, per chiedere rispetto per la maglia. 

”E’ giusto che siano arrabbiati. E’ normale che poi cerchino spiegazioni. Spiegazioni che dovrebbero chiedere all’allenatore, poi l’analisi del singolo spetta, penso, più al lato societario. Ma su una prestazione brutta dal punto di vista globale, corale, posso adesso dire che dispiace molto, ma non c’è, adesso come adesso, una spiegazione”.

Qual è la prima cosa che dice a una squadra che lei ha appena definito “senza sangue”?

“C’è poco da dire, sapete perché? Perché abbiamo perso tante partite. Altre volte ho visto sì tante lacune, ma tutti avevano dato il loro personale massimo. Questa volta non mi è piaciuta la prestazione, ma ribadisco: non sto coprendo qualcosa o qualcuno, per me è colpa mia. Per me è quasi un’equazione matematica, il fatto che sia io il responsabile. Loro lo sanno, li ho sempre difesi, anche se in privato li riprendevo”.