Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia FC - foto Andrea Pattaro@Vision
Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia FC - foto Andrea Pattaro@Vision

Le dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa da mister Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia FC, al termine del pareggio 1-1 contro il Lecce.

Mister Eusebio Di Francesco, quanto vale questo pareggio?
“Il sol fatto che la vittoria manchi da tanto tempo è una cosa che, mentalmente, ci condiziona. Come ho già detto più volte noi, là davanti, non abbiamo la lucidità nelle scelte. Venerdì, in allenamento, abbiamo lavorato tanto sui tiri. Ci sono situazioni in cui dobbiamo essere più determinati nell’ultimo passaggio. Sono quelle piccole cose che possono fare la differenza all’interno della gara, e in questo dobbiamo migliorare il più velocemente possibile. Tuttavia, vista la dinamica della gara, un pareggio non lo ritengo un cattivo risultato. Ho più il rammarico per la partita d’andata, in cui invece la partita era stata totalmente dalla nostra parte”.

Ritiene che i vostri attaccanti andassero sostenuti con maggiore qualità?
“L’inizio della partita è stato a favore del Lecce. Dopodiché, noi siamo stati bravi nel finale di primo tempo a creare opportunità attraverso il gioco. Nella seconda frazione del match, abbiamo fatto molto bene, soprattutto all’inizio. Dopo aver preso il goal sono apparsi dei “fantasmi” del passato e ci siamo allungati. Poi va detto che ci si concentra spesso sugli attaccanti. I centrocampisti possono aiutare gli attaccanti, ma anche gli attaccanti devono dare qualcosa in più. Nel calcio gli attaccanti sono i giocatori che determinano maggiormente, d’accordo. in tal senso, diventa importantissimo avere un attaccante che si avvicini alla doppia cifra per raggiungere l’obiettivo della salvezza”.

Passando ai singoli: come valuta la prestazione di Zerbin?
“E’ cresciuto veramente tantissimo, sia in condizione fisica che nel riconoscere quello che proponiamo durante la settimana, è un ottimo giocatore. Nel finale poteva tuttavia gestire meglio alcune situazioni. Ci sono piccole cose che fanno la differenza”. 

Tornando alla sua squadra nel complesso: in quale modo si mettono alle spalle gli errori?
“Gli errori in realtà vengono commessi anche dalle grandi squadre. Bisogna però saper reagire. L’autorete di Gallo è stata una palla bruttissima per lui, è stato anche un po’ sfortunato in quell’occasione. Se prendiamo il Lecce nella sua totalità, però, credo credo sia una squadra allestita per centrare l’obiettivo salvezza, ma questa cosa vale anche per il Venezia. Esiste un Lecce che magari ha più conoscenza di questo campionato rispetto ai miei ragazzi che, almeno tanti di loro, l’anno scorso erano in B. Poi gli errori fanno parte del gioco, chi sbaglia meno porta a casa le partite. In questo caso hanno sbagliato sia il Lecce che il Venezia, e alla fine è uscito fuori un risultato che ci sta, per quel che c’è stato nel corso della partita. La partita dell’andata ve la ricordate? Io sì, ripeto, e molto bene. Alla fine i valori vengono fuori”.

In generale, visto anche il fatto che Lei è una persona positiva, come vede il Lecce?
“Ricordo che il mio Lecce era una squadra pazza. Magari ai tempi avessi avuto l’esperienza che ho adesso. All’epoca disputavamo partite straordinarie, alternate ad altre meno straordinarie. Il Lecce di questa stagione ha dimostrato di avere le carte in regola per salvarsi, ma ribadisco: questo lo ha fatto anche il Venezia. Poi però le partite vanno vinte, accontentarsi di pareggiare può non bastare. Il Lecce secondo me ha un giocatore che determina, uno di quelli che tira di più in Europa”.