Si chiama “Ripartiamo insieme”, arriva dal mondo della produzione ed è il primo gesto concreto di solidarietà al settore Ho.re.ca., uno dei più colpiti dal lockdown imposto a causa del Covid-19.

Un’emergenza che ha costretto bar, ristoranti, pizzerie, alberghi, negozi ad abbassare le serrande.

Un numero altissimo di locali che oggi, dopo quasi tre mesi di chiusura, si trovano ad affrontare una riapertura lenta, costosa e con fatturati incerti. Una situazione drammatica, che pone grandi paure sul futuro di queste attività e che spesso – lo vediamo in questi giorni – porta i titolari ad interrogarsi su quanto rimarrà del lavoro di prima e a quanti collaboratori dovranno rinunciare.

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«Stiamo vivendo un momento storico paragonabile ad una guerra – dichiara l’imprenditore Roberto Castagner – niente sarà più come prima, nella vita quotidiana, nel lavoro e nei momenti di piacere.  Dobbiamo cambiare la nostra vita perché tutto quello che tre mesi fa sembrava perfetto oggi non lo è più… e per farlo servono visione, sostegno economico e coraggio».

Da questa consapevolezza è nata in Castagner e nei suoi collaboratori la volontà di sostenere un settore trainante dell’economia italiana, quello dell’Ho.re.ca, che rappresenta oltre il 13% del PIL nazionale, con milioni di posti di lavoro e un ruolo fondamentale nel turismo e nel Made in Italy.

«Se non ripartono i locali del fuori casa, non riparte la nostra economia – prosegue Roberto Castagner – nel Belpaese sono più di 300.000 mila i locali dove vivere la nostra socialità. Realtà chiuse da oltre tre mesi, quasi senza fatturato, spesso con l’onere di pagare i dipendenti per ritardi nelle erogazioni dello Stato, oltre ad altre spese fisse, quali affitti, tasse e mutui. Adesso, senza nessun aiuto economico, devono sostenere non poche spese per adeguare i loro locali alle nuove disposizioni della Fase 2, rinunciando di conseguenza a posti a sedere, con la certezza di un minor fatturato e, di conseguenza, minori risorse economiche per pagare il personale ed ogni altra spesa. Nessuna impresa al mondo in queste condizioni può sopravvivere. E lo Stato sembra dentro una campana di vetro oscurata, non vede e non sente quanto disagio c’è e ci sarà se non arrivano aiuti veri. Attenzione Governo, le campane di vetro si riescono a rompere facilmente, e le conseguenze possono non essere semplici… il tempo adesso è tutto».

Una situazione complessa per un comparto strategico dell’economia italiana che ora ha bisogno di risposte immediate. Ed è significativo che un primo e concreto aiuto arrivi proprio dal mondo della produzione legata all’Ho.re.ca. 

«Noi fornitori ora dobbiamo e possiamo dare una mano chi prova a far ripartire la propria attività  – dice ancora l’imprenditore – come Distilleria Castagner ci mettiamo in gioco per primi con il progetto “Ripartiamo Insieme”, ovvero riapriamo insieme i locali (bar, ristoranti, etc.) dando un supporto concreto, offrendo i nostri prodotti a condizioni di assoluta convenienza, in parte anche gratis”, almeno per tre mesi».

Un progetto solidale che prevede proposte di vendita particolarmente “smart”: volumi di acquisto tarati sulle effettive necessità del locale, assortimenti ad hoc, alcuni prodotti omaggio e, soprattutto, nuove metodiche di pagamento: «Concederemo ai nostri clienti su tutto il territorio nazionale – continua il mastro distillatore – il tempo necessario per vendere le nostre grappesaldandoci solo in un secondo momento. Una sorta di “conto di vendita”, se proprio vogliamo dare una definizione, anche se per me significa ripagare la fiducia riposta nella mia azienda da tanti imprenditori piccoli e grandi del settore Ho.re.ca. in questi anni».

Dal primo giugno, dunque, tutti i clienti di Distilleria Castagner riceveranno la proposta “Ripartiamo Insieme” ma, soprattutto, riceveranno la visita degli agenti di vendita, per concordare insieme come riattivare al meglio ogni rapporto di collaborazione.

«Spero che questa pandemia devastante almeno ci ispiri tutti ad avviare migliori rapporti umani tra le diverse categorie che si interfacciano nel mercato, sia nel rapporto cliente-fornitore, sia tra produttori – conclude Castagner – solo così daremo vita ad una società più rispettosa ed attenta ai bisogni delle persone. Posso paragonare questo momento ad una gara di Formula Uno, quando arriva la Safety-car (per noi il Covid-19) e tutto viene rimesso in gioco; è vero chi è primo rimane primo, ma le distanze si riducono, le opportunità per tutti aumentano, così come la visibilità, l’interesse e la bellezza della gara stessa. Ed anche vincere in quel contesto vale di più, perché riconosciamo che senza gli altri non ci sarebbe né gara né vittoria. Gli altri sono i nostri clienti, aiutarli vuol dire aiutare noi stessi, il nostro Paese. Sono sicuro che molti altri produttori di vino e di distillati, saranno vicini al mondo dell’Ho.re.ca, e tutti insieme riavvieremo il bello ed il buono che l’Italia rappresenta per noi e per i turisti di tutto il mondo».