Il controllo
Il normale controllo amministrativo per la nuova apertura al civico 3737, ha reso possibile agli operatori della Polizia locale di verificare che le due operatrici orientali, impegnate ad effettuare trattamenti estetici su altrettante clienti, erano prive dei requisiti professionali richiesti per legge e dell’attestato professionale per l’esercizio di tale attività in violazione alla Legge 1/90 al Regolamento Comunale per l’esercizio dell’attività di acconciatore, barbiere, estetista attività di tatuaggio e piercing.
Il sequestro
Per tale attività è infatti previsto che un operatore possa eseguire trattamenti sulle persone solamente in possesso dei requisiti professionali o sotto la stretta sorveglianza di un direttore tecnico designato ed in possesso, ovviamente, dei requisiti previsti per legge. E’ quindi scattato il sequestro amministrativo di tutte le attrezzature professionali installate all’interno dell’attività: 4 poltrone professionali per pedicure; 5 postazioni multifunzione per manicure; 1 lettino professionale per massaggi, numerose attrezzature professionali e numerosi prodotti estetici utilizzati per i trattamenti. Oltre al sequestro, durante il controllo sono state elevate sanzioni amministrative per un importo complessivo di circa 2.000 euro.
“Ringrazio la Polizia Municipale che con gli uffici del commercio continuano a mantenere la legalità sul nostro territorio. I regolamenti ci sono e bisogna che tutti li seguano correttamente, per debellare la concorrenza sleale e per mantenere l’equilibrio e la tutela dei diritti nella comunità. Sottolineo infine l’importanza di questi strumenti normativi correttamente applicati, basti pensare al nostro regolamento sull’anti paccottiglia, da quando è entrato in vigore ha già cambiato il volto di Venezia, valorizzandone i prodotti di qualità e l’artigianato.” spiega l’assessore al Commercio Sebastiano Costalonga.
“La Polizia Locale proseguirà incessantemente la propria attività di controllo commerciale anche nei prossimi mesi con l’obiettivo di salvaguardare l’immagine di Venezia, oltre alla leale concorrenza delle attività produttive in aderenza alle norme attualmente vigenti” sottolinea l’assessore alla Sicurezza, Elisabetta Pesce.