In Veneto la Regione sta attuando un piano di investimenti da 15 milioni di euro per riqualificare e innovare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica in Veneto, attingendo al piano 2014-2020 dei fondi FESR. Ma la vera leva che potrà innescare un processo virtuoso permanente di riqualificazione dei 40mila alloggi pubblici sarà la riforma delle Ater e dei criteri di gestione dell’edilizia residenziale pubblica. Una riforma attesa da oltre un decennio e che potrà diventare legge, quando andrà in aula per l’approvazione definitiva il testo di legge licenziato oggi dalla commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Veneto.
L’auspicio è dell’assessore regionale al Sociale e all’Edilizia pubblica, che ha parlato a un seminario dedicato ai progetti innovativi delle Ater per la riqualificazione del patrimonio pubblico.
“La macchina degli investimenti pubblici si è rimessa in modo – ha dichiarato l’assessore, facendo riferimento agli accordi di programma in corso a Padova e Treviso. Ma il vero obiettivo è conservare e riqualificare l’intera dote di alloggi pubblici di cui è ricco il Veneto per rispondere ai bisogni veri delle persone. Un obiettivo che potrà essere perseguibile solo se riusciremo a responsabilizzare gli inquilini, a introdurre il canone sostenibile e la locazione a termine, come prevede la riforma. Non vogliamo sfrattare nessuno, le fasce deboli sono e rimarranno tutelate ma soltanto se le Ater potranno contare su un ricavo minimo di gestione saranno in grado di provvedere ad un programma continuativo dii conservazione e miglioramento degli alloggi, garantendo così case dignitose e obiettivi di riqualificazione urbana e ambientale”.