Sabato sera la Polizia Locale di Mestre ha bloccato un tunisino di 40 anni che, in sella alla bici rubata qualche ora prima, si aggirava per le vie della terraferma veneziana.

La bici era stata sottratta dal cortile interno di un palazzo dove vive la proprietaria della stessa, una signora mestrina; la bicicletta è poi stata restituita alla donna in meno di un’ora.

Ma a far scalpore non è tanto il furto della bicicletta (che comunque è un aggravante), quanto il fatto che l’uomo già il 30 dicembre scorso era stato arrestato dentro l’ex scuola Monteverdi di Marghera e colto con addosso una discreta quantità di eroina pronta per essere spacciata.

Il tunisino aveva in quella occasione avviato un traffico di droga ben preciso: gli acquirenti si presentavano ad orari ben precisi davanti allo stabile abbandonato e l’uomo dal suo interno, attraverso una grata, effettuava lo scambio droga-denaro in facilità e rapidità.

Dopo il blitz il giudice aveva stabilito per il 40enne un allontanamento obbligatorio dal Veneto, divieto non rispettato.

Ora l’uomo dovrà scontare un periodo di carcere, come stabilito allora in caso di infrazione dell’obbligo di allontanamento.

Matteo Venturini

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