Non è la prima volta che portiamo avanti il discorso sul siluro rosso, il tram di Venezia che ha da poco superato i 150 stop da settembre (ne abbiamo parlato QUI).
Questa volta però la colpa non sembra derivare da un guasto tecnico, bensì da un incidente con un’automobile nella mattinata di ieri.
Un’auto sbucata da una laterale, all’altezza di via Oberdan, ha urtato il mezzo pubblico causando solo uno striscio alla carrozzeria ma, di fatto, fermando il traffico per dieci minuti.
E questa è solo l’ultima delle numerosi collisioni accadute fra mezzi privati in zona. Domenica sera, di ritorno dal Carnevale, si è registrato uno scontro tra due automobili intorno alle 22, ed un secondo incidente un’ora dopo.
Lunedì invece è toccato al ponte della Libertà, rimasto chiuso al traffico per 15 minuti (poco tempo considerando il grande contributo della municipale) sempre a causa di incidenti.
L’Assessore alla Mobilità, Renato Boraso ha così voluto commentare: “Purtroppo dovremmo educare gli automobilisti di questa città, perché accadono in continuazione incidenti di tutti i tipi, la gente forse ancora non capisce che il tram esiste. Ricordo il vero difetto del nostro tram: mentre a Padova corre per il 50 % su corsia preferenziale, qui la quota è ridotta al 4 per cento. Quando esiste la guida promiscua c’è il rischio di cozzare contro un’automobile, ci sono i bus in avaria, le auto parcheggiate male e oggettivamente ogni giorno succede qualcosa”, e tutto d’un fiato ha proseguito: “Abbiamo squadre di uomini tra vigili, Pmv, operatori vari, tutti sulle strade impegnati a rincorrere e assistere questa situazione, con cinque autisti Avm sempre pronti a partire con bus sostitutivi: questa è l’amara e costosa realtà. Cerchiamo di fare in modo che quando ci sono incidenti si liberi velocemente la carreggiata arrecando meno disagi possibili […] E’ un progetto nato male e costosissimo, adesso stiamo cercando di puntare su mobilità elettrica e bus a metano”.
Matteo Venturini