È successo nella notte: l’attività era chiusa e non ci sono feriti. Sembrerebbe l’incendio essere di natura dolosa: giovani testimoni avrebbero intravisto un uomo allontanarsi con una tanica

 

Esploso nella notte un bar a Quinto di Treviso, il “Dolce Caffè”, dove è stata sfiorata la tragedia: per fortuna, non ci sono feriti. Dopo lo scoppio, nel locale si è sprigionato anche un incendio. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco e dei carabinieri, ma stando ai primi accertamenti sembrerebbe si tratti di una matrice dolosa. Da capire cosa abbia innescato l’esplosione all’origine dell’incendio.

L’esplosione

È successo intorno all’1.40 di questa notte, quando il locale era ormai chiuso. Subito sono arrivati sul posto i pompieri, ma all’interno del bar le fiamme hanno distrutto gli arredi. Nessun danno, a quanto pare, sulla struttura dell’edificio.

Il locale è stato posto sotto sequestro. Le forze dell’ordine non sono riuscite a ricavare nulla di utile dai filmati delle telecamere di videosorveglianza del bar, in quanto erano in manutenzione. Sono stati invece sentiti alcuni testimoni: dei ragazzini che a quell’ora si trovavano nei paraggi e che hanno affermato di aver visto notato una persona allontanarsi dal locale reggendo una tanica.

 

 

Lo spegnimento del rogo

Le squadre dei vigili del fuoco arrivate da Treviso con due autopompe, l’autobotte e 12 operatori coadiuvati dal funzionario di guardia, hanno iniziato le operazioni di spegnimento. I pompieri sono riusciti a circoscrivere e spegnere le fiamme, evitando un rogo generalizzato della palazzina. Le operazioni di completo spegnimento e bonifica sono terminate poco prima dell’alba, alle 4.15 circa.

Le minacce nelle scorse settimane

I titolari del Dolce Caffè hanno riferito che da settimane sono vittima di danneggiamenti e minacce: una vetrata è stata infranta, mentre l’insegna è stata distrutta in un’occasione e imbrattata con sostanze chimiche in un’altra. Il tutto accompagnato da messaggi anonimi su fogli di cartone che hanno messo in evidenza la natura intimidatoria dei vari accaduti.

Il bar è stato rilevato dall’attuale proprietà qualche mese fa: da allora, stando ai residenti del quartiere, l’attività è aumentata.