Si è concluso il piano di interventi attuato dalle Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Venezia in occasione del Carnevale che ha richiamato nelle vie del centro storico decine di migliaia di turisti da tutto il mondo.
I militari del I Gruppo Venezia, proseguendo nelle attività già svolte nei giorni scorsi, hanno effettuato, congiuntamente alla Polizia Locale di Venezia, controlli nei confronti di decine di strutture ricettive del centro storico, individuando ben otto attività totalmente abusive e altre quattro che hanno dichiarato una capacità ricettiva (in termini di stanze e posti letto) inferiore a quella effettivamente riscontrata in sede di accesso (11 camere e 25 posti letto). Ulteriori 30 strutture ricettive sono state sanzionate per varie violazioni amministrative alle prescrizioni imposte dalla normativa regionale.
Una specifica attenzione è stata dedicata alle famose ed esclusive feste in maschera, molte delle quali ospitate nei principali palazzi nobiliari di Venezia. In tale ambito, unitamente a personale della Polizia Locale, dell’Ispettorato del lavoro, dei Vigili del Fuoco e della S.I.A.E sono stati effettuati numerosi accessi volti a riscontrare il corretto rispetto delle norme in tema di lavoro, di sicurezza dei locali e diritto d’autore.
In particolare, le Fiamme gialle hanno verificato non solo la regolarità dei lavoratori impiegati ma anche la tracciabilità dei metodi di pagamento utilizzati per corrispondere gli stipendi, identificando centinaia di lavoratori e addetti oltre a decine di operatori economici, tra ditte individuali e società.
Sono stati individuati più di 30 lavoratori completamente in nero (uno di questi è risultato anche percettore di reddito di cittadinanza) mentre per un’altra decina sono emerse situazioni di irregolarità. Ulteriori approfondimenti sono in corso per un altro centinaio di lavoratori e addetti per appurare la correttezza della loro posizione lavorativa.
Tutto ciò ha determinato l’inoltro all’Ispettorato territoriale del lavoro della proposta di sospensione di 4 attività economiche (due ristoranti, una discoteca e un locale adibito a festa in maschera – per uno di essi la sospensione è scattata immediatamente) per aver impiegato un numero di lavoratori irregolari superiore al 10% di quelli regolarmente assunti.
Decine, invece, sono state le contestazioni formulate dal personale della S.I.A.E. per violazione delle norme a tutela del diritto di autore.
Sul piano fiscale, è stata acquisita dalle diverse società coinvolte nell’organizzazione dei vari eventi carnevaleschi documentazione di vario tipo che è in corso di esame per verificare il corretto adempimento dei connessi obblighi fiscali.
Alle capillari attività di carattere fiscale ed amministrativo, si sono affiancati gli ulteriori servizi di prevenzione e repressione dei traffici illeciti che, negli ultimi giorni, hanno consentito il sequestro di oltre 90.000 maschere di carnevale irregolari (che si aggiungono alle 100.000 maschere della scorsa settimana) e di oltre 3000 souvenir e articoli in vetro posti in vendita in violazione di quanto previsto dal Codice del Consumo.
Non sono mancati neanche gli interventi nei confronti dei c.d. “scatolettisti”, con l’individuazione di 3 soggetti sorpresi ad attirare ignari turisti nel gioco abusivo, con l’irrogazione di sanzioni amministrative, fino a 1.000 euro, comminate dall’Autorità Comunale, oltre alla continua attività di contrasto allo spaccio e utilizzo di sostanze stupefacenti con la segnalazione di decine di soggetti tra Prefettura e Autorità Giudiziaria.
Infine, i militari del Reparto Operativo Aeronavale di Venezia, nell’ambito del medesimo dispositivo di intensificazione, hanno eseguito numerosi controlli di polizia amministrativa che hanno riguardato gli aspetti autorizzativi di oltre 30 soggetti gestori di taxi acquei e noleggio di unità navali, i cui sviluppi sono tuttora in corso.