La formazione come primo strumento di riabilitazione. Questa la finalità con cui la Casa Circondariale di Santa Bona, in collaborazione con il Centro di Formazione Professionale Edile di Treviso, ha offerto ad alcuni ospiti della struttura la possibilità di partecipare al “Corso per lavoratori e preposti addetti al montaggio/smontaggio/trasformazione di ponteggi”. Una attività che rientra nel programma di reinserimento nella società a fine pena, ma che ha anche un obiettivo a breve termine: montare i ponteggi utili per ridipingere alcune facciate della struttura detentiva.

“Se è vero, come è vero – commenta il direttore della Casa Circondariale di Treviso, dott. Alberto Quagliotto – che il periodo della carcerazione deve essere un momento della vita cui si deve dare un significato, pur nella durezza che comporta la privazione della libertà, è altrettanto vero che lo strumento per eccellenza per conseguire tale obiettivo è la formazione. Formazione orientata al lavoro: quello stesso lavoro che ha fatto grande il nostro territorio e di cui il carcere non può non essere un riflesso. In tal senso la collaborazione con la realtà della Scuola Edile è una risorsa cui attingere a piene mani, ed è espressione non solo di una azione didattica, ma anche di una vera e propria consapevolezza del valore etico che ogni azione formativa sottende in carcere”.

Cinque i detenuti che hanno partecipato al corso come addetti al montaggio, smontaggio e trasformazione dei ponteggi, formandosi sia sul lato teorico sia sul lato pratico. Ed ora, oltre ad avere uno strumento utile per essere reinseriti nel mondo del lavoro – l’attestato – gli ospiti della Casa Circondariale di Treviso potranno immediatamente mettere a frutto le loro nuove competenze all’interno dello stesso carcere.

La rinnovata collaborazione tra il Centro di Formazione Professionale Edile di Treviso (gestito pariteticamente da Assindustria Veneto Centro, Ance Treviso e rappresentanti dei Sindacati edili) e la Casa Circondariale, anche quest’anno ha portato ad ottimi frutti coinvolgendo persone delle età più diverse che hanno saputo rimettersi in gioco e reinventarsi per tornare ad essere utili nei confronti della comunità. A fronte dell’ottima risposta di partecipazione e il buon esito finale del corso, la Scuola Edile di Treviso si conferma come ottimo strumento per formare ed offrire nuove opportunità mettendo sempre al centro la persona, siano essi giovani in cerca di lavoro oppure persone che nel corso della vita hanno sbagliato ma che vogliono porre rimedio ai propri errori.

Il corso ha avuto una durata di 30 ore che sono state suddivise in sei giornate comprese tra il 31 maggio e il 10 giugno. Si è cominciato con una prima parte dedicata alla legislazione in materia di prevenzione e alle statistiche degli infortuni, per poi proseguire il corso con aspetti più tecnici, approfondendo la lettura dei progetti, dei piani di montaggio, le buone prassi da seguire e le norme per lavorare in sicurezza. Dopo un’infarinatura teorica, si è passati alla pratica con quasi la metà del corso dedicata al montaggio dei ponteggi e alcune esercitazioni, in particolare dedicandosi ai ponteggi a tubi di giunto (PTG), a telai prefabbricati (PTP) e a montanti e traversi prefabbricati (PMTP). Il tutto si è concluso con una prova di verifica finale, superata con successo da tutti e cinque gli ospiti che hanno partecipato al corso.