Viaggiare, per noi occidentali, figli della società dei consumi, è un piacere, un’occasione quasi scontata per staccare la spina e godersi il meritato relax lungo una spiaggia mediterranea, fra le vette delle Dolomiti o nel cuore di una capitale europea. Prendere un aereo, un traghetto o semplicemente la propria auto e raggiungere un altro Paese è spesso più facile che fare il giro della propria città all’ora di punta, quando nel traffico soffocante si sognano posti altri in cui sfuggire dalla quotidianità.
Viaggiare, però, è spesso anche un diritto sottovalutato. Non tutti, infatti, condividono questo privilegio: nella crescente contraddizione fra comunicazione globale e aumento delle frontiere, oggi c’è chi non può permettersi di spostarsi liberamente e vive il viaggio come esperienza drammatica di vita e di conoscenza dei limiti geografici, politici, fisici e psicologici, che frastagliano paradossalmente il mondo globale, trasformando profondamente l’esistenza.
Conoscenza, dunque, diventa la parola chiave che schiude le porte al viaggio vero, quello che si allontana dagli stereotipi e del benessere, per farsi opportunità di comprensione dell’Altro. È proprio a partire da questa riflessione che ha preso forma FuoriRotta, progetto itinerante dedicato al diritto al viaggio, ideato dal regista Andrea Segre, dal fotografo Simone Falso e dall’operatore Matteo Calore e giocato su linguaggi espressivi diversi e complementari: il video, il racconto e l’indagine sociale.
Parte dal Veneto, allora, l’invito a riflettere su questi temi: un appello che ha catturato l’attenzione di centinaia di ragazzi fra i 18 e i 30 anni che, da tutta Italia e da molti Paesi esteri, hanno risposto prontamente, proponendo ben 400 viaggi non convenzionali al bando che prende nome dal progetto.
A partire dalle storie raccontate da Segre nel libro FuoriRotta – Diari di Viaggio, presentato in più di 20 città italiane, l’iniziativa si propone non solo di agire da veicolo di condivisione di un punto di vista inedito sui luoghi raccontati nei diari e sul Kazakistan – esplorato da Segre, Calore e Falso lo scorso anno e oggetto di un documentario in uscita in autunno – ma anche di esperienze nella ricerca di un’autentica comprensione dell’Altro da parte di nuovi viaggiatori, spinti a vivere il viaggio soprattutto come opportunità di conoscenza e a maturare la consapevolezza del suo valore.
Il progetto, sviluppato con la collaborazione di Montura e Internazionale ed altri partner collaterali, è giunto ora ad una fase cruciale: la selezione dei progetti candidati al bando. Sei giudici – Achmad Priyatno, protagonista del documentario Marghera Canale Nord di Andrea Segre, Matteo Calore, co-ideatore del progetto, Fabio Mancari, autore della società di produzione cinematografica Stuffilm, Stefania Mascetti, giornalista per Internazionale, Mimma D’Amico, fondatrice del Centro Sociale “Ex-Canapificio” di Caserta e Daniele Ongaro, autore e regista televisivo – hanno selezionato i migliori progetti.
Dal 1° luglio al 1° ottobre, poi, il testimone passerà ai giovani vincitori, che faranno di FuoriRotta il filo conduttore dei propri viaggi, conferendo così al progetto un’importante dimensione corale e partecipativa. Non resta che sintonizzarsi su www.fuorirotta.org per seguire gli sviluppi e percorrere le rotte esplorate dai nuovi viaggiatori alla riscoperta di un diritto che è necessità di vedere riabilitata la propria rilevanza umana e sociale.
Emanuela Minasola