Dall’inizio del mese di ottobre, su disposizione del Questore di Treviso, è stato predisposta un’attività finalizzata alla prevenzione e al contrasto dei furti in abitazione che ha portato complessivamente all’arresto di 5 persone.

Gli ultimi due interventi sono stati effettuati nella sera di sabato: il primo, alle 18, ha visto le Volanti impegnate nella zona di Carbonera, a seguito della segnalazione di un cittadino che, rientrando a casa, aveva notato due donne sospette che uscivano dal portoncino del proprio condominio; arrivato davanti al proprio appartamento, notava che la sua porta era stata forzata e le camere della propria abitazione messe completamente a soqquadro.
Dopo aver ricollegato il furto alla presenza delle due donne, si catapultava nuovamente per strada individuandole in lontananza e chiamando il 113. La Sala Operativa 113, allertate le Volanti, dava precise indicazioni che permettevano agli operatori sul territorio di intercettare le due sospettate che, nel frattempo, si erano date a precipitosa fuga lasciando cadere, e lanciando nei giardini privati, una parte della refurtiva, successivamente rinvenuta. Gli operatori di polizia riuscivano ad interrompere la fuga bloccando le due donne che, dopo gli accertamenti di rito, venivano identificate per S.S. e I.J., venticinquenni di nazionalità Croata, con a carico diversi precedenti di polizia per furti in abitazione perpetrati in tutto il Veneto. A seguito di perquisizione personale venivano rinvenuti e sequestrati monili in oro e orologi di valore, nonché diverso denaro contante. Le due donne venivano così arrestate per il reato di furto in abitazione in concorso.

Il secondo episodio si è verificato intorno alle 22, quando, gli operatori, transitando in Via Brigata Treviso, notavano un individuo sospetto che, incappucciato e sotto una pioggia battente, sostava seduto nei pressi di diverse abitazioni ed esercizi commerciali.
Alla vista degli operatori, l’individuo si mostrava da subito insofferente ed in evidente stato di agitazione e, poiché si rifiutava di fornire una motivazione plausibile circa la sua presenza in loco ed era privo di documenti, si decideva di accompagnarlo in Questura. Il soggetto, invitato ad avvicinarsi all’autovettura di servizio, riusciva a divincolarsi spintonando gli operatori e lanciandosi ad una precipitosa fuga incurante dei veicoli in movimento sulla strada; si riusciva a raggiungerlo in un giardino privato, solo dopo aver scavalcato il cancello di ingresso. A questo punto l’uomo iniziava a scalciare e a provare a colpire con pugni e testate gli operatori al fine di divincolarsi nuovamente, ma, grazie alla professionalità dimostrata dai due poliziotti, si riusciva a bloccarlo e ad accompagnarlo in Questura per i dovuti accertamenti. Il soggetto veniva così identificato per P.R., trentenne moldavo, con a carico numerosi arresti e precedenti penali per reati contro il patrimonio e furti in abitazione e, conseguentemente, veniva sottoposto a perquisizione personale, dalla quale si rinvenivano e sequestravano diversi strumenti ordinariamente atti allo scasso. Il P.R., arrestato per il reato di resistenza a pubblico ufficiale, veniva altresì denunciato per il reato di possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli.

Si sottolinea ancora una volta l’importanza delle segnalazioni tempestive da parte dei cittadini, che possono contribuire alla prevenzione di questa tipologia di reati, come avvenuto negli ultimi giorni.