In occasione del 25 novembre, Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono numerose le iniziative che si svolgeranno sul territorio, e che hanno coinvolto enti pubblici, associazioni di categoria, sistema dell’istruzione e formazione e imprese.
Soddisfatta la Vicesindaca Silvia Lasfanti: “Questo progetto ha basi solide, perché nasce da un obiettivo condiviso e fortemente sentito, ovvero la tutela delle donne e della loro dignità e la eliminazione di qualsiasi forma di violenza. Grazie a tutti gli Enti e le organizzazioni che si sono impegnati per questo risultato”.
Racconta il progetto Ennio Galletti, funzionario di Confartigianato San Donà di Piave: “L’iniziativa è nata da un’idea dell’Amministrazione, condivisa con l’Ulss, gli altri Comuni della Conferenza dei Sindaci e i due CeAV (Centri Antiviolenza) di San Donà e Portogruaro: Confartigianato e Confcommercio hanno subito aderito, scegliendo di essere un volano e di ampliare ancora di più il messaggio, costruendo il filo conduttore per una progettualità coerente negli anni a venire. Nasce così il marchio “Sentinelle Contro la Violenza” che avrà declinazioni diverse per ogni iniziativa”.
Le tre iniziative presentate oggi sono:
– Sacchetti del pane con messaggio personalizzato, in distribuzione da domani in 100.000 pezzi in una trentina di panifici di San Donà e Portogruaro. Ciascun sacchetto pesa 10 grammi ed è lungo 34 cm, quindi abbiamo proposto “una tonnellata di cuore” e “34 km di amore” (la distanza tra San Donà e Portogruaro) come iniziativa a sé stante, a fianco delle singole progettualità comunali
– Un’apposita campagna di sensibilizzazione;
– L’avvio di corsi di formazione rivolti alle operatrici del benessere (parrucchiere, estetiste, ecc.), finalizzati a permettere di intervenire nelle situazioni critiche di cui possono venire a conoscenza con informazioni corrette e puntuali.
Sul coinvolgimento delle categorie legate al benessere interviene anche Catia Pasqualato, componente del Consiglio Nazionale Confartigianato Gruppo di Mestiere Estetisti: “Questa iniziativa parte da incontri e confronti già iniziati questa estate, e mi ha coinvolta in termini di investimento personale e professionale, come una sfida bella da poter raccogliere. Come operatori siamo a contatto tutto il giorno con le clienti, che spesso si mettono a nudo raccontando in un contesto confidenziale i loro problemi. A volte ci capita di venire a conoscenza di situazioni drammatiche nelle famiglie, e quindi abbiamo riflettuto su come poter aiutare, senza prendere iniziative maldestre e rispettando i ruoli. Ci siamo anche detti che sarebbe stato bello inserire questo tema nelle scuole di formazione per estetica, al quarto anno, quando le ragazze sono più mature e sensibili”.
Roberto Bellio, presidente del CeAV “La Magnolia”, spiega che “Il CeAV si è messo a disposizione di questo grandissimo progetto, nato con la collaborazione di Confartigianato e Confcommercio e allargatosi alle scuole professionali del settore benessere. Il format del corso formativo già da anni è posto in essere, ed è riuscito a creare reti con le operatrici del settore, che si trovano ad affrontare situazioni di violenza riferite dalle clienti e che possono confrontarsi con professionisti per comprendere come intervenire, e per indirizzare ai servizi sul territorio specializzati per il sostegno e l’aiuto legale. Questo progetto ha avuto come capofila il comune di San Donà che ringrazio, e l’obiettivo è creare un territorio sicuro per le donne, dove tutti possano essere sostenuti e in particolare le donne vittime di violenza”
Angelo Faloppa, presidente di Confcommercio, conferma il supporto dell’organizzazione a questa iniziativa: “Oltre a confermare la partecipazione di Confcommercio a questo progetto, desidero ringraziare profondamente tutti coloro che si mettono a disposizione per cercare di debellare questa piaga vergognosa, che anche in un Paese come il nostro porta purtroppo a leggere notizie tragiche troppo spesso; è fondamentale far capire alle donne vittime di violenza che esistono porti sicuri a cui rivolgersi in libertà, mantenendo la propria privacy e tutte le necessarie tutele”.
Valentina Chiodi, responsabile del Consultorio Familiare dell’Ulss 4, conferma l’attenzione e il sostegno dell’Ulss in questo lavoro “come operatori noi viviamo tutto l’anno queste situazioni, a prescindere dalla ricorrenza. Siamo presenti a fianco delle donne vittime di maltrattamento. Si tratta di temi delicati che spesso fanno paura, non solo alle vittime ma anche a chi sta loro intorno e non sa come intervenire. Sensibilizzazione e formazione permettono di aprire le porte per acquisire una nuova consapevolezza; sono progetti che danno i loro frutti nel tempo e chiedono attenzione e sensibilità”.
Conclude il Sindaco Andrea Cereser “Grazie a tutti i presenti per un gesto semplice e da un certo punto di vista geniale: un oggetto che ogni giorno entra nelle nostre case e tavole diventa un momento per riflettere. La grande forza di questo progetto è il coinvolgimento di tante realtà: se il sogno di don Ciotti per liberarci dalla criminalità organizzata è la città educativa, in cui tutti si occupano dell’educazione nel rispetto dei reciproci ruoli e caratteristiche, anche su questo tema è fondamentale il coinvolgimento e la responsabilità di tutti”.