Un albero, simbolo della vita, per ricordare come il rapporto, e l’equilibrio, tra l’uomo e la natura siano imprescindibili, e che la salute dell’uno è legata indissolubilmente con quella dell’altra.
Da questa mattina, al parco di San Giuliano, c’è un acero in più, grazie alla campagna “Piantiamo la salute”, il progetto per “coltivare” i comportamenti virtuosi in tema di ambiente e salute, promosso nell’ambito delle iniziative per la Giornata mondiale della Fibromialgia, che si celebrerà ufficialmente giovedì prossimo, 12 marzo.
Una campagna a cui l’Amministrazione comunale, ormai da qualche anno, ha dato il suo pieno e incondizionato appoggio: la Città di Venezia aderisce infatti al progetto “Comuni a sostegno della fibromialgia” e alla campagna “Facciamo Luce sulla fibromialgia”, promossi dall’associazione di Volontariato CFU-Italia Odv – Comitato Fibromialgici Uniti, con lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica su una patologia cronica e invalidante non riconosciuta dallo Stato italiano e non ancora inserita nei livelli essenziali di assistenza (Lea).
Alle cerimonia di piantumazione dell’albero, che ha avuto anche il sostegno della Vas regionale e del reparto di biodiversità dei carabinieri di Vittorio Veneto (che hanno donato una targa di legno da apporre vicino all’acero), erano presenti, tra gli altri, per il Comune, la presidente del Consiglio comunale e l’assessore all’Ambiente, nonché la vicepresidente della Municipalità di Mestre Carpenedo.
Oltre alle iniziative sulla fibromialgia tenutesi negli ultimi mesi (con una mostra sulla malattia, in ottobre alla Provvederia di Mestre, e un incontro in marzo al Centro Candiani) è previsto anche, da parte del Comune, un altro significativo momento: nelle serate di giovedì 12 e venerdì 13 maggio, le facciate di Ca’ Farsetti e Ca’ Loredan, a Venezia, e del Municipio e della Torre civica, a Mestre, saranno illuminate di viola.
La fibromialgia è una condizione caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso, associato a rigidità, la cui causa esatta non è nota: i sintomi a volte iniziano dopo un trauma fisico, un intervento chirurgico, un’infezione o uno stress psicologico. Colpisce circa due milioni di italiani, soprattutto donne (il rapporto è di 9 a 1), nella fascia d’età che va dai 25 ai 55 anni.
Per ulteriori informazioni l’associazione di volontariato CFU ha attivato uno sportello, presso la Casa del volontariato, in via Brenta vecchia a Mestre, aperto ogni lunedì non festivo dalle ore 10 alle 12.