I giramenti di testa possono essere determinati da una molteplicità di cause.

Le più comuni sono debolezza, carenze vitaminiche, pressione bassa, artrosi cervicale o particolari disturbi a carico dell’orecchio interno.

Giramenti di testa: i sintomi

I capogiri comportano una perdita momentanea dell’equilibrio, talvolta accompagnata da altri sintomi come sudorazione fredda, nausea, ronzio alle orecchie, acufene o senso generale di malessere.

Diversamente dalle vertigini, i giramenti di testa sono un disturbo improvviso e perlopiù transitorio. Tuttavia, quando il problema è persistente o invalidante, è opportuno rivolgersi al proprio medico di fiducia per valutare la possibilità di fare degli accertamenti mirati.

I capogiri, infatti, in alcuni casi possono sottendere patologie più importanti quali: emicrania, cefalea, anemia, labirintite, malattie cardiache, epilessia o altro.

Gli approfondimenti da fare

Per poter formulare una diagnosi lo specialista dovrà analizzare la frequenza con la quale i sintomi si manifestano, se sono più o meno ricorrenti e la loro entità.

Oltre a questo, è fondamentale avere un quadro completo delle condizioni generali del paziente, tenendo anche conto dell’età e della pregressa storia medica.

Se il caso lo richiede, il medico potrà prescrivere dei test specifici quali, ad esempio, analisi del sangue, misurazione della pressione arteriosa, elettrocardiogramma, risonanza magnetica, test audiometrici, esame posturografico e TAC (Tomografia Assiale Computerizzata).

Infine, individuati i fattori scatenanti, lo specialista potrà prescrivere la terapia più indicata. Alcune delle condizioni alla base del disturbo, infatti, potranno essere risolte spontaneamente, magari modificando lo stile di vita del paziente. Altre, invece, potranno necessitare di terapie farmacologiche ad hoc.